di Bianca Bianco
MUGNANO DEL CARDINALE- Don Aniello Manganiello a gamba tesa contro la festa dei majo. Il vulcanico sacerdote di Camposano, due anni fa salito alle cronache per le esternazioni sulla festa dei gigli di Nola e le presunte infiltrazioni della camorra, interviene sul rito che si svolge a Mugnano e negli altri Comuni del Baianese e che quest’anno è finito nella bufera per gli incidenti che si sono verificati a Baiano (un 30enne ferito dallo scoppio di petardi) e a Mugnano (un 52enne ha perso la gamba dopo essere stato investito da un fusto trainato da una delle squadre).
Don Aniello è deciso: “La festa del majo è una festa pagana che non ha nulla a vedere con la religione e, nel caso di Mugnano, con Santa Filomena. Per questo non si dovrebbe più collegarla al culto della Santina”. “Certo le comunità locali sono libere di inventarsi le feste- continua don Aniello- per vivere momenti di aggregazione,di incontro, di riposo dalle quotidiane incombenze,ma la fede è ben altro”.
Il fondatore di “Ultimi” ragiona di religione e sicurezza: “Legare questa festa al culto di Santa Filomena mi pare fortemente improprio e pertanto operare una forte discontinuità , a livello religioso, è diventata una scelta che non si può più rimandare. La festa del Maio,ha origini pagane. Infatti nel mondo antico gli alberi e quindi i “Maj”,venivano considerati come esseri divini. Considerato simbolo della vita, che nutre l’uomo con i suoi frutti e costituisce anche un importante simbolo fallico,per la potenza che genera. Di fronte, quindi, a questo simbolismo, rimaniamo profondamente perplessi e sconcertati per l’abbinamento irriverente e offensivo, sostenuto da molti ,tra la festa del” Maio”e quella di Santa Filomena”.
Don Aniello cita la Bibbia: “Due versetti biblici ci aiutano a capire quanto nella Bibbia,Dio condanni queste espressioni di culto pagano in onore di Baal: “…distrusse i pali sacri e gli idoli scolpiti o fusi” e ancora “….demolì gli altari ,fece a pezzi i pali sacri e gli idoli in modo da ridurli in polvere”. Cosa si può aggiungere a questi versetti della Sacra Scrittura e che dire poi dell’attentato alla natura con il taglio di questi enormi alberi? Eppure Dio ha affidato il Creato all’uomo,perchè il Creato fosse custodito e amato e non perchè venisse distrutto e offeso”. Dichiarazioni che non mancheranno di scatenare polemiche.
