martedì, Aprile 23, 2024
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I libri possono salvare, anche dall’incubo del nazismo: la lezione di Markus Zusak

ladralibridi Isabella Savinelli

Storia di una realtà difficile come quella della persecuzione degli ebrei, storia di una lotta per la vita, storia di una ragazza ancorata alla salvezza delle parole, “Storia di una ladra di libri”, ripubblicato da Frassinelli/Sperling & Kupfer in occasione dell’uscita dell’omonimo film attualmente nelle sale cinematografiche. Il titolo originario del libro era “La bambina che salvava i libri” di Markus Zusak, un besteller del 2005 che ha venduto 8 milioni di copie ed è stato tradotto in più di quaranta lingue.

Bizzarra e fuori dalle righe, la voce narrante, la Morte, immersa nella Germania nazista e, quindi, “piena di lavoro”, racconta la storia della giovane Liesel Meminger, costretta dal regime ad abbandonare la sua famiglia. Nel giorno del funerale del suo amato fratellino, Liesel raccoglie un oggetto sconosciuto e abbandonato, accattivante e confortante al tempo stesso, un libro, “Il manuale del necroforo”. Inaugurando la storia della piccola ladra di libri, lo ruba e lo porta con sé nella piccola città di Molching, nei pressi di Monaco, dove alloggerà in -ironia della sorte- in via Del paradiso. Qui ad attenderla ci sarà la sua famiglia adottiva composta da Hans Hubermann, un buon uomo che la accompagnerà nelle notti piene di incubi insegnandole a leggere, e la moglie Rosa, una donna tozza, all’apparenza rude, ma con un gran cuore. A completare il quadro, Rudy, il suo piccolo grande amico speciale sempre pronto a risollevarla, a proteggerla e a farla sorridere. Quando la famiglia putativa di Liesel decide di nascondere un ebreo in casa, Max, la loro vita cambia perché, come dice l’incombente voce narrante, “nascondere un ebreo in casa significa ridere dopo un ceffone e farlo per ventiquattr’ore”. Ma Liesel, nell’ansia di un così grande segreto da nascondere, mentre la Gioventù Hitleriana e le continue manifestazioni di fedeltà al Führer incalzano, sottrae ai roghi nazisti e alla casa del sindaco dei libri, quegli stessi libri che vincono la guerra, che rischiarano la sua vita e quella delle prede della Morte.

Coraggiosa e originale la scelta di affidare la narrazione alla personificazione della Morte che l’autore riesce a rappresentare prescindendo dalle aspettative che la vorrebbero spietata e cieca: è, invece, beffarda, partecipe e clemente, e, con appassionate descrizioni dei fatti e piccole e affascinanti parentesi riguardanti la sua ineluttabilità, racconta l’intera storia offrendo una chiave di lettura per l’intera vicenda davvero singolare. La scrittura di Markus Zusak diretta, a volte dolce, a volte tagliente, piena di profonde metafore e similitudini, accarezza le caratteristiche essenziali di ogni personaggio: a primeggiare è la temerarietà di Liesel, la premura di Hans, la nascosta bontà di Rosa, la tenera audacia di Rudy e la compassionevole sofferenza di Max. Disperazione e desolazione intrecciati a speranza e momenti di gioia, un bacio che non arriva o che forse arriva troppo tardi, le persone care che ad una ad una se ne vanno, la Gioventù hitleriana assetata di anime da (in)educare, in questo quadro disperato, con la Morte che incombe col fiato sul collo, Liesel trova rifugio nei libri e nelle parole, talismani contro l’orrore che la circonda, che le permetteranno di evadere dalla brutalità del mondo, di catapultarsi in un mondo “altro” in grado di raccontare le immagini del mondo che ribollivano dentro di lei, in grado di evadere e di sperare nonostante tutto, perché, in fondo, i libri e i lettori si salvano a vicenda.

 

AUTORE: Markus Zusak

TITOLO: Storia di una ladra di libri

EDITORE: Frassinelli

ANNO: 2014

PAGINE: 563

PREZZO: 16.90€

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