giovedì, Marzo 28, 2024
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Addio all’ultimo zampognaro di Avella, la città saluta Sebastiano il magico cantore del Natale

 

Sebastiano Caruso mentre suona la zampogna, immagine tratta  da un video di Michele Amato
Sebastiano Caruso mentre suona la zampogna, immagine tratta da un video di Michele Amato

AVELLA– (di Bianca Bianco- Il Mattino) Addio all’ultimo zampognaro di Avella. Si spegne l’ultimo artefice della tradizione della zampogna, il 73nne Sebastiano Caruso è stato stroncato da un infarto fulminante. Aveva appena finito di occuparsi dei lavori in campagna quando è stato colpito da malore mentre era in auto ed è spirato. Inutili i soccorsi, la morte di Caruso ha destato grande commozione ad Avella e nell’intero Baianese in cui era figura nota e apprezzata soprattutto perché, insieme al figlio, mandava avanti il rito natalizio della “novena” che a dicembre portava di casa in casa al ritmo della sua zampogna molisana.

Uno strumento che conservava con cura maniacale tant’è che ogni anno, prima dell’inizio delle novene, si recava in Molise per cambiare i pezzi e far accordare la vecchia cornamusa. Sebastiano Caruso era un instancabile agricoltore ma la sua più grande passione, racconta chi lo ha conosciuto e frequentato, era la musica. Un dono che amava condividere con la sua comunità visto che negli anni passati aveva l’usanza di comporre un piccolo gruppo di musicisti con cui, durante le festività della Madonna delle Grazie, svegliava il paese al ritmo del suo flauto e di altri strumenti.
Ma il talento più prezioso era legato alla zampogna di cui era tra gli ultimi apprezzati cultori. Il conto alla rovescia verso la Natività veniva celebrato ad Avella anche attraverso le melodie della sua cornamusa, accompagnata dalla ciaramella del figlio,  che veniva accolta in ogni casa così come tramanda un rito molto diffuso in Campania e nel Sud Italia. Un rito che vede negli zampognari dei veri e propri ambasciatori della nascita di Gesù, chiamati a celebrare l’arrivo di Cristo vicino al presepe allestito in casa per ravvivare il clima festivo e la tradizione.
Sebastiano Caruso, immagine gentilmente concessa da Michele Amato
Sebastiano Caruso, immagine gentilmente concessa da Michele Amato

“Era conosciuto e amato ad Avella per il suo carattere e la sua arte- commenta Michele Amato, referente del Comitato civico ed amico dell’ultimo zampognaro. “Un’icona del suo tempo- l’ha definito l’ex presidente della Fondazione “Avella città d’arte” Antonio Tulino- arricchiva il paese delle sue genialità, lo allietava delle sue specificità, manteneva intatto un costume di vita e tradizioni”.

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