giovedì, Marzo 28, 2024
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Incesto ed abusi su minori, scontro Curia di Napoli- Garante

NAPOLI- Si infiamma la polemica tra la Curia di Napoli e il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Regione Campania. Dopo le accuse di ieri del garante Cesare Romano, per una mancata collaborazione da parte della Curia nella ricerca sugli abusi intrafamiliari e l’incesto in Campania, l’ufficio stampa di Largo Donnaregina ha diffuso un comunicato rendendo nota una lettera del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo della città, datata 12 luglio 2013.     Il presule scrive: “Viene chiesta la collaborazione della Curia che, senza venire codificata in atti formali, può trovare manifestazione ed espressione nel Patrocinio morale dell’Arcidiocesi, che ben volentieri concedo alla iniziativa, per l’alta valenza morale e sociale”. Dura la replica di Romano: “Sono indignato, stomacato, perché la Curia sta mentendo spudoratamente ed è consapevole di farlo”. “Denuncerò ogni giorno quanto accaduto – asserisce Romano – Non è concepibile una simile risposta, non venissero a dirmi sciocchezze”. Il Garante risponde oggi con una dura missiva: “Tutto mi sarei aspettato ma che la chiesa mentisse in maniera becera proprio no. Dopo avere chiesto la collaborazione della Curia Napoletana per l’indagine di abusi su minori in Campania e dopo la disponibilità mostrata ho inviato alla segreteria del Vescovo i questionari da distribuire nelle parrocchie, ovviamente in forma anonima, con l’indicazione della data ultima di restituzione. Non giungendo alcun questionario compilato abbiamo sollecitato svariate volte la riconsegna, ma senza alcun esito.  Non ho alcun interesse personale o istituzionale ad attaccare la Chiesa, ho rispetto profondo per tutte le religioni perché credo in Dio e nella libertà. Il mio unico interesse era ed è la tutela dei diritti delle persone di minore età”.

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