giovedì, Aprile 25, 2024
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Inchino alla casa del boss, a San Paolo Bel Sito indaga l’Antimafia

SAN PAOLO BEL SITO- Prefettura e direzione distrettuale antimafia indagheranno su quanto accaduto durante la processione della Madonna a Livardi. Nella minuscola frazione di San Paolo Bel Sito un gruppo di fedeli che trasportavano la statua della Madonna del Rosario  ha deciso, domenica scorsa, in autonomia, di fermare il simulacro nei pressi della casa di persone note alle forze dell’ordine, una casa di camorristi. Il giovane Don Fernando Russo ha così deciso di togliersi i paramenti ed abbandonare il corteo di fedeli. Un gesto che ha sollevato un’ondata di reazioni, tutte di vicinanza ed ammirazione per il sacerdote. Il deputato del Partito democratico Massimiliano Manfredi, componente della Commissione Antimafia, ha informato dell’accaduto la prefettura e la Dda e commentato: “Quello che è accaduto domenica durante la Processione della Madonna del Rosario e’ un fatto di una gravità assoluta ed esso offende non solo i fedeli presenti ma tutti cittadini onesti del nostro territorio che schifano e combattono la camorra con le sue pratiche e ostentazioni, ogni giorno a partire dai loro comportamenti corretti quotidiani. A don Fernando esprimo non solo la nostra solidarietà e vicinanza ma la mia ammirazione per il gesto che ha fatto che onora la Chiesa,la fede e la coscienza non solo di noi credenti così come lo fa la lettera di vicinanza del nostro vescovo Padre Beniamino. Sto inviando in queste ore una lettera al Prefetto di Napoli affinché siano identificati quanto prima i responsabili di questo gesto e siano trasmessi i fatti e i personaggi alle autorità competenti. Noi siamo e meritiamo altro”. Don Fernando ha spiegato l’accaduto usando parole forti: “Ho reagito ad un atto di prepotenza”. Di certo il suo gesto arriva al culmine di un periodo nero per il piccolo Comune alle porte di Nola. Solo due settimane fa un consigliere di opposizione ed il segretario cittadino del Pd si videro bruciare le auto. Episodi non collegati, ma che completano un quadro che le autorità devono decifrare. Proprio don Fernando, prete giovane e molto attivo nella comunità del Bel Sito, si è reso protagonista di gesti singolari ma d’impatto per parlare di malaffare e camorra nella sua terra. Come il video e la canzone rap in cui lui stesso, aiutato da tanti cittadini, chiedeva di non abbassare la testa contro la camorra. Proprio come ha fatto lui.

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