giovedì, Marzo 28, 2024
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Usura, arrestato 45enne: manganellate a imprenditore, in 5 anni gli estorce 50mila euro

I Carabinieri della Stazione di Piano di Sorrento insieme ai Finanzieri della Tenenza di Massa Lubrense hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari richiesta dalla Procura della  Repubblica  di  Torre Annunziata nei confronti di Ciro Bifaro, 45enne originario di Giugliano  in  Campania, ritenuto responsabile di usura aggravata ed estorsione. Le attività investigative condotte dai militari dell’Arma e delle Fiamme Gialle hanno permesso di accertare che il destinatario della misura cautelare ha agito in danno di un residente della penisola sorrentina con vari prestiti usurari dal 2011 al 2016 per un importo di circa 50.000 euro. Bifaro, residente in Giugliano in Campania,  aveva  preso  di  mira  l’imprenditore sorrentino, che, sottoposto da anni a continue e reiterate minacce culminate anche in percosse   era  costretto  a versare  periodicamente  ingenti somme  di denaro.  Infatti, il danaro che il commerciante, in difficoltà economiche, aveva chiesto all’usuraio raddoppiava nelle richieste di quest’ultimo nel giro di pochi mesi ed i pagamenti venivano talvolta sollecitati con minacce e violenze. L’attivazione delle forze di polizia, difatti, è avvenuta proprio a seguito di un ricovero della vittima in ospedale, causato da lesioni patite a seguito di manganellate. Con le attività di indagine, anche di carattere patrimoniale, affidate congiuntamente ai militari dell’Arma e ai Finanzieri della Tenenza massese, i militari sono riusciti a ricostruire i flussi di denaro intercorsi tra l’usuraio e la sua vittima, che avvenivano attraverso carte ricaricabili Postepay: sistema che consentiva al reo di nascondere ogni contatto diretto con la sua vittima. Il sistema permetteva, infatti, di ricevere gli importi estorti evitando il rischio di incontri di persona e venivano ritirati presso gli uffici postali dell’area napoletana. L’incrocio di dati. informazioni e analisi esperite dagli inquirenti deleganti ha consentito di definire l’identità dell’usuraio, poi arrestato.

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