giovedì, Aprile 25, 2024
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Carcere a Nola, l’anatema di don Aniello: basta cemento, vogliamo lavoro

CAMPOSANO- “Non vogliamo il carcere, vogliamo progetti e iniziative che favoriscano l’occupazione”. Lo dichiara don Aniello Manganiello, sacerdote che ha fatto delle battaglie sociali la sua missione accanto a quella pastorale. Don Aniello si riferisce alla notizia sul bando per la costruzione di un carcere di minima sicurezza a Nola, nella località di Boscofangone. Un progetto che boccia: “Troppo cemento- lamenta il parroco di Camposano-, così vengono mortificate le vocazioni del Nolano”.

“La notizia dell’apertura della gara di appalto per la costruzione di un carcere in località Boscofangone, a uguale distanza tra Nola e Polvica- dice don Aniello-  mi ha lasciato senza parole .La nostra terra bella e fertile continua ad essere devastata. Una terra con una spiccata vocazione agricola e diventata area di continue colate di cemento. La mia terra che calpestavo da ragazzo, a piedi scalzi, per sentirne il calore e rubare l’energia, oppure strisciando nei filari per riempire le cassette di oro rosso, il pomodoro San Marzano. Che ricordi belli distrutti dal cemento. Dal cemento di fabbriche durate una stagione, dal cemento del CIS. Dal cemento del Vulcano, il centro commerciale inaugurato da Prodi e da Bassolino, che ebbero l’ardire di definire quel mostro di cemento “polo di eccellenza e volano di sviluppo”. Al danno la beffa, perché il centro commerciale ha prodotto lavoro stagionale e sottopagato e progressiva desertificazione di negozi. Quante bugie ci hanno raccontato coloro che hanno governato il Paese e la Campania. Dimenticavo il deposito di Italo, solo deposito- E dulcis in fundo il carcere”.

L’anatema di don Aniello va alla classe dirigente  “miope, incompetente ed inadeguata” che “continua a dare spettacolo di incapacità a progettare per il bene della collettività, nel rispetto della vocazione, delle risorse umane e delle capacità delle comunità che abitano i territori del Paese”.

“Non vogliamo il carcere- alza la voce don Manganiello- vogliamo progetti e iniziative che favoriscano l’occupazione, vogliamo investimenti che supportino l’agricoltura nel rispetto della vocazione del territorio Nolano.Uno Stato che costruisce carceri è uno Stato che ha fallito. Se c’è lavoro, occupazione, se ci sono progetti seri e investimenti per sostenere una seria e vera promozione umana per le famiglie povere,il numero di coloro che delinquono si riduce e in più si metterebbe fine a questa devastante desertificazione umana che sta svuotando i nostri paesi delle migliori energie e capacità giovanili ,spingendoli in altre nazioni a trovare lavoro. E lo Stato affronta il grave problema costruendo un carcere e magari autorizzando la costruzione di un nuovo supermercato.Che Paese”.

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