giovedì, Aprile 18, 2024
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Corruzione: carabinieri arrestano i sindaci di Teverola e Vitulazio

CASERTA – Dopo l’arresto del sindaco e di due assessori del Comune di Maddaloni, una nuova inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere scatena un terremoto giudiziario e politico in provincia di Caserta. Questa mattina infatti i carabinieri hanno arrestato il sindaco di Vitulazio, Luigi Romano (ai domiciliari per motivi di salute) e Antonio Catone, assessore all’ecologia a Vitulazio. Arrestati anche Franco Aurilio Criscione, geologo e Dario Di Matteo, sindaco di Teverola. Sono accusati, a vario titolo, di corruzione per  atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertĂ  degli incanti e abuso d’ufficio, indebita induzione a dare o promettere utilitĂ . L’indagine è stata condotta dal giugno 2015 al marzo 2016 attraverso pedinamenti, intercettazioni e ha permesso di accertare – scrive il procuratore Troncone “per i comuni di Vitulazio e Teverola, così come in precedenza per il Comune di Maddaloni, un avvilente scenario in cui amministratori pubblici, eletti e/ o nominati a garanzia e tutela degli interessi della collettivitĂ , piegano la funzione pubblica a meri i eressi privati”. Secondo gli inquirenti a Vitulazio vigeva una gestione ‘domestica’ della cosa pubblica da parte del sindaco e degli amministratori a lui vicini che “asservivano” le funzioni pubbliche ad interessi personali a scapito di quello collettivo. Questo perchĂ© il sindaco affidava incarichi e servizi pubblici senza tenere conto di trasparenza ed imparzialitĂ  per soddisfare i propri interessi e quelli del sodali “con il risultato di realizzare un vero e proprio mercimonio della funzione pubblica”. In particolare insieme all’assessore all’ecologia avrebbe indirizzato l’assegnazione del servizio raccolta rifiuti solidi urbani a beneficio di una spa dopo un accordo con il titolare(che risulta indagato)al quale chiedeva  in contropartita sia sponsorizzazioni che danaro contante, che la solita assunzione di personale (senza che l’impresa ne avesse bisogno), costituente oramai vero e proprio “dazio” che gli imprenditori devono pagare per appalti di una certa consistenza a loro assegnati nei comuni della provincia di Caserta.” Il sindaco di Vitulazio- si legge nella nota della procura- adottava nell’estate del 2015 un’ordinanza  contingibile ed urgente con cui veniva affidato il servizio raccolta rifiuti alla spa, prorogato per i successivi 9 mesi, pretendendo ed ottenendo in cambio  l’assunzione di due dipendenti e la promessa di ulteriori quattro assunzioni nonchĂ© la dazione della somma di euro 3.200, parte dei quali sotto forma di sponsorizzazione. In  una  circostanza, addirittura, l’imprenditore consegnava la somma di euro 500 euro nelle mani del figlio ·del sindaco per un’asserita sponsorizzazione ad un comitato a lui facente capo.  Il   sindaco   Romano   ha   adottato   all’interno   dell’amministrazione   pratiche   corruttive. Difatti,  al fine di consentire 1:aggiramento delle ndrme del Piano Triennale Anticorruzione che  la  medesima  amministrazione  comunale  si era  data,  indirizzava  l’assegnazione dell’incarico professionale per la redazione della relazione geologica prodromica al Puc ad un professionista,   disponibile a sua volta a far in modo che il compenso fosse in parte (nella misura di euro 12.000) acquisito da Criscione  marito dell’assessore comunale Falco Giovanna”.

 

Per quanto riguarda il comune di Teverola il sindaco Dario Di Matteo, avrebbe abusato” delle sua qualitĂ  e dei suoi poteri, ritardando la liquidazione dei mandati di pagamento ed effettuando lamentele e contestazioni alla ditta incaricata del servizio di raccolta e trasporto rifiuti urbani e disponendo continue proroghe, tutte illegittime, allo scopo di costringerlo ad assumere un dipendente, nipote di un assessore comunale e a promettere l’assunzione di altri due nonchĂ© a corrispondere la somma di euro 1.500 sotto forma di sponsor. Il sindaco, in cambio dei favori ricevuti dall’imprenditore, provvedeva a sbloccare il pagamento degli stipendi degli operatori ecologici ed a prorogare illegittimamente, senza alcuna procedura, il servizio  oltre a promettere l’aggiudicazione del predisponendo bando di gara quinquennale.

 

 

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