sabato, Aprile 20, 2024
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Bollette pazze a Cicciano, Giovanni Alfano: contribuenti non tutelati. Manifesto di Forza Italia contro assessore al Bilancio

Giovanni Alfano
Giovanni Alfano

di Bianca Bianco

CICCIANO- Caos Tares anche a Cicciano. Dopo le proteste dei cittadini di Nola, culminate con la decisione da parte dell’ente nolano di istituire uno sportello dedicato ai contribuenti, anche nell’ex città della pasta scoppia il caso. Decine di ciccianesi l’altra mattina si sono recati in Comune chiedendo spiegazioni sulle cartelle esattoriali ricevute. In esse, spiegavano infuriati, si invitava a regolarizzare il pagamento della terza rata nonostante fosse stata già versata e chiedendo di esibire il riscontro dei pagamenti effettuati.

“Si è superato ogni limite di decenza- dichiara al giornalelocale l’ex consigliere comunale Giovanni Alfano-. Si tratta di una nuova emissione di avvisi o inviti al pagamento al di fuori di ogni tutela del diritto dei contribuenti, come imporrebbero le norme vigenti”.

Cosa è accaduto ai contribuenti di Cicciano?

“A molti contribuenti ciccianesi, ignorando colpevolmente  e deliberatamente i versamenti già eseguiti, è stato inviato un invito a regolarizzare la propria posizione chiedendo agli stessi di esibire il riscontro dei pagamenti effettuati anche se regolarmente già registrati. Un’azione assolutamente illegale in quanto spetta all’ufficio preoccuparsi preliminarmente di verificare la regolarità, totale o parziale dei versamenti e chiedere solo il dovuto. Inoltre, questa esazione è stata impostata presupponendo che tutti i contribuenti siano dotati di una postazione informatica composta da personal computer, stampante e linea internet”.

Chi vuole però può recarsi in Comune a chiedere spiegazioni.

“Sì. in alternativa, è indicato, ci si può recare direttamente presso gli uffici comunali nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle ore 12 con buona pace del dovere lavorativo al quale molti, fortunatamente, sono ancora chiamati,  ma con il rischio di non essere ricevuti perché non si è riusciti a prendere il numero di prenotazione. Si potrebbe anche telefonare, ma è più facile vincere un terno al lotto che trovare qualcuno che alzi il telefono, operazione, peraltro, resa obbligatoria anche dal recente Nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Ciliegina sulla torta: l’indirizzo di posta elettronica certificata indicato che, seppure attivo, non è compreso tra quelli riportati sul portale ufficiale del Comune. Ossia, si spinge verso la gestione telematica delle relazioni con la cittadinanza e poi si mantiene un sito ufficiale approssimato, carente e inaffidabile. Nella vituperata prima repubblica, ad un assessore responsabile di questo stato di cose avrebbero, già da tempo, fatto trovare le valigie fuori l’ufficio”.

Il manifesto di Forza Italia
Il manifesto di Forza Italia

Intanto proprio sulla questione il locale circolo di Forza Italia ha affisso un manifesto che critica la gestione dell’ufficio tributi da parte dell’assessore al Bilancio Nicola Dell’Anno e sulla decisione di prorogare l’utilizzo di personale esterno dal Comune di Avella per “sbrogliare la matassa delle cartelle pazze”. Utilizzo che, per le attività di recupero imposte,  verrà incentivato “oltre i limiti del regolamento Ici”.

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