giovedì, Aprile 18, 2024
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Processo Mandatopoli, De Sena e Ranieri condannati a sei anni di carcere e 50mila euro risarcimento. Assolto Galeotafiore

nola_mandatopoliNOLA- (di Bianca Bianco) Processo Mandatopoli, condannati Filomena De Sena ed Angelo Ranieri. Assolto Salvatore  Galeotafiore. Si conclude così il processo intentato contro i tre dipendenti comunali accusati di avere sottratto, replicando mandati di pagamento, un milione e trecentomila euro dalle casse del Comune di Nola dal 2004 al 2009. I tre imputati avevano scelto il rito abbreviato. Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Sepe ha emesso pene severe per gli ex impiegati dell’Ufficio ragioneria di Palazzo di Città.

De Sena e Ranieri sono stati infatti condannati a sei anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Per loro pure la condanna al pagamento della provvisionale di 50mila euro per risarcimento al Comune di Nola. Assolto per non avere commesso il fatto Salvatore Galeotafiore, che era assistito dall’avvocato Angelo Pignatelli.

Lo scandalo “Mandatopoli” scoppiò lo scorso agosto, quando si cominciò a parlare di un grosso ammanco di denaro dalle casse comunali e di una inchiesta in corso. Inchiesta effettivamente svolta dalla Procura col fondamentale supporto della Guardia di Finanza e conclusasi lo scorso novembre quando scattarono le manette per De Sena, Ranieri (Ufficio ragioneria), Galeotafiore (magazziniere) e l’imprenditore Mercogliano (che ha poi scelto il rito ordinario ed è stato scarcerato). In base alle indagini, gli impiegati emettevano mandati identici per uno stesso pagamento, clonando le somme a favore, si disse, di ditte compiacenti- sempre le stesse- che soprattutto d’estate e sotto Natale ricevevano i pagamenti per lavori mai eseguiti o eseguiti una sola volta. Fu clonato due volte per esempio il mandato di 50mila euro per i lavori allo Sporting. Un mandato da 12mila euro per lavori di somma urgenza fu replicato per ben 4 volte. Questa condotta sarebbe stata perpetrata dal 2004 al 2009, ma le indagini riguardano anche periodi successivi tant’è che il documento che ha tradito gli arrestati risale al luglio scorso: una somma stanziata per una cittadina che poi la restituì.

La Procura di Nola svelò il sistema Mandatopoli, e gli impiegati e l’imprenditore finirono agli arresti. Mercogliano è stato poi scarcerato, mentre la misura cautelare è stata mantenuta per gli altri tre che hanno invece optato per il rito abbreviato. In giudizio si è costituito anche il Comune di Nola che ha chiesto 400mila euro di risarcimento. Oggi, infine, a sette mesi dallo scandalo, arriva la sentenza del gip che conferma solo in parte le richieste del pubblico ministero (che aveva chiesto 6 anni ciascuno per De Sena e Ranieri e 3 anni e 4 mesi per Galeotafiore). Accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Angelo Pignatelli, il giudice ha assolto per non avere commesso il fatto Galeotafiore. Sei anni ciascuno, 50mila euro di provvisionale al Comune di Nola e rimborso spese per i due impiegati ‘infedeli’.

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