martedì, Aprile 23, 2024
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Casini al Centro delle Culture, l’ira di M5s e Pd: edificio pubblico usato a fini elettorali

casini2CICCIANO- Fulmini e saette sulla visita lampo di Pierferdinando Casini a Cicciano. Il leader Udc, accolto dal sindaco Arvonio e dagli altri amministratori presso il Centro delle Culture, ha fatto tappa in città nel tour a sostegno dell’eurocandidato Lorenzo Cesa. Ma l’arrivo del politico bolognese ha fatto gridare allo scandalo le opposizioni.

Durissimo lo sfogo del Movimento 5 Stelle, tirato in ballo da Casini e Cesa proprio durante l’incontro coi cittadini per criticarne l’antieuropeismo: “Abbiamo assistito alla patetica fine di un antico modo di fare politica- tuonano i pentastellati-. Un ex presidente della Camera che ha fatto sfoggio dei suoi vecchi privilegi, presentandosi a Cicciano con tanto di scorta ed auto blu, pagata da noi cittadini. Un sindaco delegittimato dalle cronache giudiziarie, che si crogiolava della sua amicizia. Un candidato inconsistente,  Cesa, che ha speso il suo tempo a parlare dell’inutile voto al Movimento Cinque Stelle, anziché presentare un programma, semplicemente perché non aveva un programma. Ovviamente tutto questo è stato fatto nelle stanze ovattate del Comune, che non è la casa del sindaco  ma la casa di tutti i cittadini, compresi quelli che non voteranno mai e che mai hanno votato per Pier Ferdinando Casini e i suoi compagni di merenda”.

I grillini contestano anche l’utilizzo del Centro delle culture per il passaggio elettorale dei leader dell’Udc  “spazio pubblico per il quale, giustamente, viene chiesto un contributo di 100 euro ai cittadini che intendono utilizzarlo. Il sindaco, che in questo caso non è tale, ma un semplice cittadino ha pagato i cento euro?”.

Polemiche anche dal Partito Democratico, che con un documento ufficiale ha accusato: “Ancora una volta l’amministrazione Arvonio, con i suoi comportamenti, genera imbarazzo e sconcerto nelle coscienze di tutte le cittadine e i cittadini democratici che legittimamente aspirano al buon governo, o almeno ad una gestione decorosa della cosa pubblica. Non possiamo che dirci indignati dell’utilizzo fatto dal sindaco e da tutta l’amministrazione dei nostri vessilli a sostegno e a servizio di una causa personale, utilitaristica, meramente elettorale. Nell’attesa di capire quanto denaro pubblico sia stato impiegato a sostegno della campagna elettorale di tale signor Cesa, ci pare già sufficientemente grave, ma potremmo dire scandalosa, la disinvoltura con cui vengono confusi il piano personale- politico e quello istituzionale, fino a credere che la nostra Casa comunale, il Centro delle culture, la fascia di Sindaco siano proprietà privata di chi ha vinto le elezioni, e non primari beni pubblici da servire ed amministrare con umiltà e rispetto”.

 

“La pubblicità ingannevole della “visita istituzionale” e dei “saluti alla cittadinanza”- continua la nota-  si è infranta assai in fretta, quando il senatore Casini, appena giunto nella sede pubblica per i saluti alla popolazione, si è giustamente lamentato della mancanza in sala del materiale elettorale del suo candidato. Reperito e distribuito senza imbarazzi il materiale elettorale del candidato in questione, onestamente increduli sentiamo il sindaco Arvonio dichiarare candidamente “fra qualche giorno compiremo un anno di amministrazione e siamo qui a disposizione del partito. Ma difronte ad una tale vetta raggiunta nell’abuso della funzione pubblica ci pare bello e confortante  ottolineare l’assenza in massa della popolazione dallo spot elettorale goffamente mascherato da evento istituzionale”.

 

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