giovedì, Aprile 25, 2024
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Piazza d’Armi giardino di Nola, il progetto c’è ma non si vede: costi troppo alti per la caserma

piazzadarmi_nola_pNOLA- Se esiste una classifica delle emergenze urbanistiche della città di Nola, al primo posto c’è sicuramente il buco nero di piazza D’Armi. Vituperato “biglietto da visita” della città, da decenni in balia del degrado umano e visivo, il “campo” è il bivacco di disgraziati e malviventi, la discarica post fiera mercatale del mercoledì, il cimitero del museo della cartapesta e dell’ex stadio comunale, il segno X sullo sviluppo urbanistico di una delle città dalla storia più lunga ed importante della Campania. Abbandonato da tempo il sogno di riportare i fasti dello sport cittadino in centro, relegati ormai alla struttura in eterna ultimazione di via Seminario, qualcosa può muoversi per l’acquisto dell’area della piazza che, come è noto, è proprietà, insieme alla caserma detta “del 48”, del Demanio. Nei giorni scorsi, ha annunciato lo stesso Geremia Biancardi nel corso del Consiglio comunale di insediamento, si è tenuto un incontro tra l’ente e l’Agenzia del Demanio per addivenire alla cessione dell’ampio “campo” che in questo modo, secondo i progetti dell’amministrazione, potrebbe ospitare verde pubblico e parcheggi interrati. Un sogno che incontra però un ingombrante (e decadente) ostacolo, rappresentato dalla caserma che, in base a quanto emerso dall’incontro coi funzionari di stato, dovrebbe ospitare gli uffici giudiziari, ovvero la cittadella del tribunale. Sulla carta un ottimo investimento logistico, gravato però nella realizzazione da una imponente zavorra: costi e spese di trasferimento e mantenimento sarebbero a carico del Comune di Nola, senza rimborsi. “Costi troppo elevati, che l’ente non può sostenere da solo- ha spiegato dinanzi l’assemblea consiliare il primo cittadino-. Ma il recupero di piazza D’Armi è un obiettivo prioritario”. Conquistare la proprietà di piazza D’Armi, e poi procedere con l’interramento della Circumvesuviana (120milioni di euro stanziati dalla regione per il progetto), trasformerebbe uno degli ingressi della città in vero “giardino” o salotto di Nola. Un progetto che ad oggi incontra però ostacoli burocratici e finanziari.

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