CICCIANO- E’ stato il protagonista del “caso” dell’estate a Cicciano e torna a far parlare di sé ora che settembre è alle porte. L’ex comandante della Polizia locale ciccianese Fulvio Testaverde, uscito dalla porta al termine della convenzione con il Comune- non rinnovata- potrebbe ora rientrare “dalla finestra” grazie al concorso bandito dall’ente della città del Palio per selezionare il nuovo vertice dei caschi bianchi. L’amministrazione ha infatti bandito a luglio una selezione per titoli per il reclutamento del nuovo comandante, una selezione che ha portato, dopo la valutazione di una apposita commissione, alla scelta di due soli “papabili”. Il comandante Giovanni Forgione, attualmente di stanza presso la Polizia locale di Castello di Cisterna, e appunto Testaverde che, dopo la cessazione del rapporto di lavoro a Cicciano è tornato a coordinare i vigili di Serino, in provincia di Avellino. L’eventuale selezione del comandante Testaverde non mancherà di generare dibattiti nella cittadina che è stata protagonista nei mesi scorsi di una inchiesta scaturita proprio dalla denuncia del graduato. Una denuncia seguita da indagini della Procura di Nola che portò all’arresto di due amministratori. La denuncia di Testaverde riguardava presunte pressioni esercitati dai due politici per lavori da compiere nel cimitero cittadino e per la fornitura di arredi urbani. Testaverde denunciò il presunto tentativo di concussione, e la Procura mise sotto controllo i telefonini dei protagonisti della vicenda giungendo ai due arresti. Seguì una lunga scia di veleni politici che travolse Cicciano che mai, nella sua storia, aveva vissuto una vicenda amministrativa simile. Tra colpevolisti ed innocentisti, il comandante Testaverde è stato più volte al centro del dibattito fino al termine del suo mandato ed al mancato rinnovo, anche questo oggetto di polemiche. Ora il possibile rientro che potrebbe scatenare ancora reazioni positive e negative.
