(di Isabella Savinelli) Una lettura spensierata, una storia triste con piccole punte di ironia e barlumi di speranza, un inno alla vita nonostante lutti e disperazione, ecco cosa offre “La gente felice legge e beve caffè”, romanzo d’esordio della psicologa Agnès Martin-Lugand. A lungo in cerca di editori che lo pubblicassero, l’autrice autopubblica il proprio romanzo mettendolo in vendita su Amazon ad un prezzo simbolico e subito si prende la sua rivincita: il successo è tale che in pochi mesi è tra i libri più venduti e la scrittrice viene contattata da un famoso editore francese che subito lo mette sul mercato editoriale. È stato tradotto in molti paesi e a breve sarà possibile vedere la sua trasposizione cinematografica.
“La gente felice legge e beve caffè” non è soltanto il titolo del libro ma anche quello dell’insegna del caffè letterario della protagonista Diane, giovane donna parigina che coltiva la passione per la buona lettura e per il buon caffè. A completare il quadretto perfetto della sua vita è la sua splendida famiglia: il marito Colin e la figlia Clara. Una mattina padre e figlia vanno a fare una piccola gita in macchina e a pochi secondi dalla partenza vengono coinvolti in un terribile incidente che si rivela letale. Per Diane inizia una fase di sconforto e di depressione totale: cerca invano tra le coperte il profumo di suo marito, indossa le sue felpe e lava i capelli con lo shampoo della figlia, cerca di combattere contro il tempo che scorre inesorabile e i ricordi che logorano, ma l’unica cosa che vorrebbe fare è annullarsi. A un anno dalla tragedia, quando i suoi cari la spingono a recarsi al funerale del marito e della figlia defunti, affida il suo caffè letterario a Felix, un’amabile e sregolata spalla su cui ha sempre potuto contare, decide di allontanarsi da Parigi e va in un luogo dove si era sempre rifiutata di andare con Colin, l’Irlanda, scegliendo un posto a caso sulla cartina, Mulranny. Affitta una casa in questa piccola cittadina dove conta di iniziare una nuova vita, senza alcun condizionamento esterno e con l’appoggio dei padroni di casa, con i quali riesce a instaurare un buon feeling, e di Edward, il suo vicino burbero col quale sin da subito si crea un simpatico e decisivo rapporto odio-amore. Ben presto sarà quest’ultimo a prevalere ma dovrà fare i conti con delusioni presenti e ricordi passati.
Il libro è in sostanza un resoconto intimo e dettagliato dell’elaborazione del lutto della protagonista che, impotente, colpita da un tragico e inaspettato destino, fa di tutto per lasciarsi trasportare dall’immenso dolore, coltivando la vana speranza di scomparire prima o poi come i suoi cari…eppure, confessa, “il mio cuore continuava a battere con ostinazione. E mi teneva in vita. Per mia grande disgrazia”. Questa incombente tragicità della storia trasmette al lettore un costante senso di angoscia che, in un primo momento, sembra essere smentito dalla storia d’amore col classico vicino burbero e attraente, ma, invece, si ripresenta nel finale malinconico che forse non soddisfa le aspettative di chi, proprio per smorzare la tristezza di questa storia, avrebbe voluto un lieto fine. In compenso il libro, tra le righe, riesce a trasmettere il senso di una rassicurante scorciatoia di fronte a delle vette apparentemente insormontabili, di una sana evasione e di una amara ma cosciente consapevolezza di ricominciare la salita della vita con le proprie gambe. Una storia che insegna a godere delle piccole gioie della vita, proprio come ammette la sventurata e rinata protagonista, un libro che dona la giusta dose di energia per ricominciare, proprio come un bel caffè all’italiana.
TITOLO: La gente felice legge e beve caffè
AUTORE: Agnès Martin-Lugand
EDITORE: Sperling & Kupfer
ANNO: 2014
PAGINE: 216
PREZZO: 16.90€
