venerdì, Aprile 19, 2024
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Caso Gori, a Nola è battaglia in Consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione

 

NOLA- (di Vincenzo Capezzuto) Ancora un consiglio comunale straordinario, questa volta chiesto dall’opposizione, con soli due punti all’ordine del giorno: il primo riguarda la delibera del consorzio Ato3 numero 43 del 30 giugno 2014, ovvero il tema degli aumenti delle tariffe da parte della Gori. Aumenti che hanno un effetto retroattivo, e che hanno determinato l’arrivo di bollette dalla cifre esorbitanti.

Opposizione subito all’attacco. Vitale, Cutolo e Tripladi sull’aumento delle tariffe passano all’attacco: “Ritengo paradossale- afferma Vitale- l’azione di un’amministrazione che nel 2012 ha dato parere fvorevole all’aumento delle tariffe e oggi si schiera contro, appellandosi addirittura a Napolitano. Il tutto per rimediare agli errori di gestione della Gori, un ente con un disavanzo 122 milioni di euro”. A Vitale fa eco Arturo Cutolo. “Dobbiamo uscire subito dall’Ato3 e della Gori – spiega – Cosa che tra l’altro già stanno facendo altri comuni, quali Pompei, Scafati, Poggiomarino e Rocca Pimonte. La Gori è il più classico dei carrozzoni politici, e come tale è stato fautore di innumerevoli danni che oggi si chiede di far pagare ai cittadini”. La Tripaldi invece ricorda che “questa è l’amministazione che in campagna elettorale ci appellava cialtroni, quando si parlava di Gori e acqua pubblica. Oggi quelle stesse persone chiedono aiuto al presidente Napolitano in merito all’aumento delle tariffe. Ritengo che attivare l’uscita dalla Gori sia un atto dovuto. Anche perché ritengo ci siano le possibilità. Ed è quella indicata da Marcello Clarich,professore di diritto amministrativo”.

La replica della maggioranza. Chiara sin dalle prime battute la posizione della maggioranza. Parlano prima il capogruppo di Forza Italia, Roberto De Luca, poi il sindaco Geremia Biancardi. “La mia posizione è nota da tempo: non si può uscire dal consorzio e abbandonare la gestione Gori. Posso garantire però che, nel momento in cui altri comuni usciranno dal consorzio Ato, lo faremo immediatamente anche noi. Ritengo però che, attualmente non ci siano le condizioni affinché ciò sia possibile. Una soluzione non possiamo tirarla fuori in questa assise, spetta ad altri. Tocca al Governo che, nonostante la chiara volontà popolare, non ha ancora abrogato l’attuale norma riguardante la gestione delle acque. Come amministrazione ci stiamo impegnando a trovare una soluzione in merito all’aumento delle tariffe, che, contrariamente a quanto affermato dai consiglieri di opposizione, non è stato deciso dai sindaci ma dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEGSI, ndr) nella delibera numero 643 del 2013. Anche in questo caso ci troviamo a subire le scelte fatte a Roma. Abbiamo comunque ottenuto la sospensione dell’aumento delle tariffe per un mese e stiamo lavorando per spalmare questi arretrati su dieci anni invece che su quattro”. Biancardi poi continua. “Si parla della Gori come carrozzone politico. Un carrozzone voluto dall’allora governatore Antonio Bassolino. Un carrozzone che fino all’arrivo di Sarro, faceva acqua da tutte le parti”.

Dura la contro replica dell’opposizione, con la Tripaldi che punta il dito su un manifesto uscito in mattinata in cui l’amministrazione comunale di Nola comunica che i sindaci faranno ricorso al Presidente della Repubblica Napolitano per chiedere un abbassamento delle tariffe, e annuncia l’apertura di uno sportello per i cittadini. “Dove e quando sarà aperto questo sportello? – chiede la Tripaldi – E cosa si dirà ai cittadini?”. Pronta la replica di Biancardi: “Lo sportello non è ancora attivato, ma lo sarà a breve”.

E’ poi il consigliere Raffaele Parisi che formula la proposta dell’opposizione “che chiede al Consiglio Comunale di censurare il comportamento del Sindaco nell’assemblea dei sindaci Ato3 del 27 ottobre del 2012. Inoltre – prosegue Parisi – si chiede di aderire alla Rete dei sindaci e dei comitati per l’acqua pubblica ATo3, di avviare tutte le procedure amministrative per un’uscita dalla Gori, le dimissioni di Sarro, commissario del consorzio Ato3. Viene poi richiesta un’ordinanza sindacale ad horas in caso di ulteriori distacchi del servizio di fornitura idrica e di farsi promotore per una sospensione immediata dei distacchi forzosi della fornitura idrica in territorio comunale”. Proposta bocciata per 13 voti contro e 8 a favore.

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