venerdì, Marzo 29, 2024
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Consigliere comunali prostitute per finta, la videoprovocazione del sindaco di Castelvolturno

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Anastasia Petrella
Anastasia Petrella
Stefania Sangermano
Stefania Sangermano

CASTELVOLTURNO – Due giovani consigliere comunali di Castel Volturno prostitute per finta, che attirano clienti sulla Domiziana, per denunciare, insieme col sindaco, l’abbandono dello Stato per un’area caratterizzata da prostituzione, criminalità, degrado ambientale, sociale. E ai clienti, spiega Il Mattino, il primo cittadino, con fascia tricolore, mentre è in corso la contrattazione ripresa da telecamere, interviene e consegna un depliant per fare, dopo il rapporto, la raccolta differenziata.

Sindaco, da settembre 84 multe – Da settembre 2014 abbiamo multato 84 ‘clienti’ ma solo un’azione provocatoria come quella organizzata con le consigliere comunali Anastasia Petrella e Stefania Sangermano può far alzare il livello di attenzione sul fenomeno della prostituzione sulla Domiziana e costituire un deterrente davvero efficace contro questa forma di sfruttamento”. Dimitri Russo, 40enne sindaco di Castel Volturno, è fermamente convinto che la provocazione messa in atto sulla strada, che attraversa per quasi 30 chilometri il comune litoraneo, possa avviare un piccolo cambiamento in un contesto di illegalità e scarsa inclusione sociale, dove gli immigrati, specie quelli clandestini che si contano a migliaia, sono la maggioranza rispetto agli italiani. L’ordinanza che multa per 150 euro (250 euro se si viene beccati la seconda volta) i clienti delle lucciole, quasi tutte straniere spesso ridotte in schiavitù, non ha avuto grande efficacia anche perché in questi ultimi mesi “poco è cambiato sul territorio”. “Lo Stato – prosegue Russo – continua ad essere assente a non mantenere le promesse fatte dopo quanto accaduto nel luglio scorso a Pescopagano con le tensioni tra italiani e stranieri”. “Le forze dell’ordine che presidiano il territorio sono sempre scarse, sebbene al Ministero dicano che non è così; eppure in estate ci inviarono 80 unità in più riconoscendo che era necessario un rinforzo ai presidi di polizia e carabinieri. Quegli agenti se ne sono andati dopo qualche settimana, e oggi siamo sempre nella stessa situazione. Il punto è che non si fanno indagini di polizia giudiziaria perché non ci sono gli uomini, così i traffici di donne e droga non si fermano mai perché non si interrompono i canali di approvvigionamento. Al Comune abbiamo appena 17 vigili urbani che non sono in grado di controllare bene l’ampio territorio, progetti di integrazione sociale per gli stranieri e italiani non ci sono, perché i fondi dell’Ambito sociale di cui facciamo parte sono pochi (800mila euro)”. Tra l’altro Castel Volturno, Comune in dissesto con un debito di 55 milioni di euro, attende ancora gli 11 milioni promessi dal governo nell’agosto scorso facenti parte del fondo di rotazione per i Comuni in dissesto. (ansa)

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