giovedì, Marzo 28, 2024
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Troppe pause caffè, la segretaria mette in riga gli impiegati del Comune di Avella

AVELLA- (di Bianca Bianco- Il Mattino) Dipendenti con la pausa facile, ad Avella scatta la circolare “ammazza-fannulloni”: tolleranza di massimo trenta minuti per i ritardatari, istituzione del registro delle assenze, controlli periodici dei vigili urbani. Ha fatto scalpore nel Comune del Baianese la circolare con cui il nuovo segretario comunale, la dottoressa Claudia Filomena Iollo, ha bacchettato gli impiegati comunali per le troppe assenze durante l’orario lavorativo e li ha richiamati all’ordine. La funzionaria ha usato il pugno di ferro, a parole e nei fatti, per reprimere il fenomeno dei lavoratori fantasma, quelli che dovrebbero essere in ufficio ma in realtà sono altrove, spesso ad inseguire pause caffè. Ha quindi preso carta e penna ed ha stilato la sua prima circolare, la numero uno appunto, datata 23 gennaio, e l’ha inoltrata ai lavoratori, ai capi settore, al sindaco ed alla giunta. “In questi primi mesi di presenza presso il Comune di Avella,- scrive la dottoressa Iollo-  la sottoscritta ha verificato che la maggioranza dei dipendenti gestisce con troppa libertà l’orario di lavoro e di servizio”. La segretaria comunale, beneventana,  è dirigente presso il Comune avellano solo dallo scorso autunno, ed ha rivestito questo ruolo in diversi comuni sanniti. Nonostante i pochi mesi al vertice della macchina amministrativa, ha constatato la presunta anarchia degli impiegati nella gestione delle ore di lavoro: “Il dipendente – scrive ancora nella nota- deve rispettare, con rigore, il proprio orario di lavoro e di servizio e non può, a suo piacimento, variarlo o abusare della flessibilità riconosciuta in modo tale da creare disservizi e danno all’immagine dell’Ente. La flessibilità deve essere recuperata, preferibilmente, nella stessa giornata; se ciò non è possibile i recuperi vanno effettuati entro la stessa settimana lavorativa con un piano di recuperi concordato con il responsabile del servizio e trasmesso all’ufficio personale”. Iollo stabilisce dunque regole ferree, con poche deroghe: l’orario è quello canonico, dalle 8 alle 14, con i rientri pomeridiani dalle 15 alle 18: la tolleranza nei ritardi è di massimo trenta minuti, sia per l’entrata che per l’uscita. Le variazioni vanno documentate in maniera puntuale e sono concesse “solo in casi eccezionali” con richiesta scritta al responsabile del servizio personale, pena una sanzione disciplinare. Per di più, nel Comune avellano le presenze si attestano in maniera digitalizzata attraverso la timbratura di una scheda magnetica. Un meccanismo introdotto da diversi anni, che però non ha sortito secondo il nuovo segretario gli effetti sperati. Tant’è che si è reso necessario intraprendere nuove iniziative: i responsabili di servizio provvederanno ad istituire un apposito registro per le autorizzazioni alle uscite del personale “in modo da rendere agevole la verifica della presenza o meno dell’autorizzazione all’uscita”. Accanto ai provvedimenti interni, la mannaia dei controlli dei vigili urbani: “E’opportuno- conclude la segretaria-  che vengano disposti, periodicamente, controlli anche con il supporto, se necessario, della polizia municipale”.

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