venerdì, Marzo 29, 2024
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Sgominata rete di spacciatori: a telefono la droga erano ‘pizze’ e ‘cd’

1 (21)AVELLINO-Ad Avellino, Solofra, Serino, Montoro , Nocera Inferiore , Amalfi,  Ottaviano e San Miniato (Pisa), oltre 150 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, coadiuvati da quelli del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, delle Compagnie di Torre Annunziata, Amalfi e San Miniato, dal 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e da unità antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal gip di Avellino nei confronti di 30 persone responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. In particolare l’operazione ha riguardato  9 persone colpite da misure di custodia cautelare in carcere;  9 persone destinatarie di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari; 8 persone sottoposte all’obbligo di presentazione, 4 persone sottoposte all’obbligo di dimora nei comuni di residenza.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino e sviluppatasi tra dicembre 2011 e gennaio 2013, ha visto la genesi a seguito di un incendio doloso di un’autovettura e di due rimorchi avvenuto a Solofra, il 31 dicembre 2011, all’interno di un’azienda impegnata nel trasporto su ruote. Le successive indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di soggetti – di età compresa tra i 25 ed i 62 anni – abitanti nel comune di Solofra e limitrofi, i quali avevano intessuto una rete di contatti anche con soggetti della criminalità dell’hinterland salernitano. L’iniziale attività info-investigativa, svolta mediante operazioni tecniche quali intercettazioni telefoniche e utilizzo di dispositivi G.P.S., trovava ampio riscontro in recuperi di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, permettendo peraltro di individuare la piazze di spaccio ritagliate da ciascuno dei soggetti e che andavano dal comune di Solofra fino a quelli di  Serino, Avellino, Nocera Inferiore ed Ottaviano, riuscendo a catalizzare i bisogni di una fitta rete di clienti di numerosi comuni anche esterni alla provincia irpina.

Veniva anche appurato che lo scambio di sostanze stupefacenti avveniva tranquillamente alla luce del giorno, mediante operazioni rapide, con le quali si cercava di simulare incontri casuali tra amici. I pusher trasportavano la droga con diverse modalità, ad esempio occultandola all’interno del vano bagagliaio o dei sedili dell’autovettura.

All’interno della sua autovettura, uno degli arrestati parlava liberamente raccontando in maniera certosina agli altri passeggeri alcuni episodi di spaccio con dovizia di particolari e dall’ascolto di alcuni dialoghi è stato possibile evidenziare, in maniera granitica, le responsabilità dello stesso che in più circostanze conduceva la sua attività di spaccio anche a “domicilio”. Il linguaggio limpido, intercettato nell’abitacolo della vettura, ha consentito inoltre di smascherare il contenuto criptico dei colloqui telefonici, strategia categoricamente ed astutamente utilizzata al solo fine di tenere nascosto il reale oggetto della conversazione, ovvero la droga, convenzionalmente indicata con termini quali “pelle”, “cd” e “pizza”.

I soggetti destinatari delle misure  avevano creato una sorta di circuito criminale che li aveva elevati ad interlocutori d’élitedi importanti trafficanti di stupefacenti gravitanti nell’hinterland salernitano; e proprio questi ultimi, nel maggio 2014, furono destinatari di 15 provvedimenti cautelari, scaturiti dalla medesima attività di indagine, cui è stata data esecuzione sempre dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Salerno.

 

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