sabato, Aprile 20, 2024
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Citronella? Ma mi faccia il piacere… Il web in rivolta contro Sommese

_0937145149SAVIANO/NOLA- Non sono spenti. Né i fuochi della cereria né quelli delle polemiche sul web. Ventiquattro ore di tam tam sui social: tutti ad informarsi sul devastante incendio di ieri, tutti ad indignarsi, e soprattutto tutti a puntare il dito contro la gestione di questa emergenza e le dichiarazioni del sindaco di Saviano. ilgiornalelocale.it  questa mattina ha intervistato il primo cittadino: è la massima autorità sanitaria sul territorio, a lui abbiamo chiesto risposte sull’incendio alla cereria Nappi, sulle bonifiche. Sommese ha citato l’Arpac: “Ieri i tecnici sono stati fino a tardi sul posto ed hanno effettuato monitoraggi. Non lo dico io, lo dice l’Agenzia per l’ambiente: non sono stati riscontrati pericoli”. Aggiunge Sommese: “Sono andati in fumo citronella ed altri prodotti per fare candele”.

A pochi minuti dalla pubblicazione delle dichiarazioni, la rivolta del web. “E chi lo dice a mia figlia che sta tossendo da ieri, che quel fumo non è tossico?” scrive una nostra lettrice. “Ah, certo, era solo aerosol quello di ieri”, puntualizzano ironici gli ambientalisti.  “Altro che citronella….. e’ la cera fatta con la paraffina (derivato del petrolio) che e’ andata in fiamme. Non prendete in giro la gente, date informazioni vere” ribatte un lettore. “L’incendio è durato oltre 20 ore e la nube tossica che ne è nata era nera come una nube da combustione di plastiche. E’ impossibile non ritrovare al suolo diossine, furani e chissà cos’altro ancora” scrivono gli attivisti di Rifiutarsi. “Ora sì  che sono tranquillo…inoltre, grazie alla citronella, non ci saranno neanche più zanzare per tutta l’estate…grazie rogo”. Una pioggia di battute e di considerazioni serie.

Resta comunque un dato di fatto, alle 18 (ora in cui scriviamo), cioè 36 ore dopo il disastro, nessuno dei sindaco delle città coinvolte (Saviano e Nola) ha sentito l’esigenza di affidare ad una comunicazione ufficiale una nota che tranquillizzasse (o meno) le popolazioni coinvolte. Né ha prodotto le citate analisi dell’Arpac. Biancardi ha lasciato a Facebook il suo commento, preannunciando l’arrivo di centraline mobili dell’Arpac e assicurando che “la preoccupazione per la nostra salute è viva, così come lo è quella per i posti di lavoro a rischio”.

Rassicurazioni che non rasserenano i cittadini coinvolti, ancora in queste ore alle prese con gli effetti dell’incendio. E con la rabbia.

 

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