giovedì, Marzo 28, 2024
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Camorra, arrestato reggente clan dei Muzzoni

CASERTA – Latitante dal novembre dello scorso anno, Vincenzo Gallo, 50 anni, ritenuto l’attuale reggente del clan di camorra “dei Muzzoni”, che opera nella zona di Sessa Aurunca, è stato arrestato la scorsa notte in un’operazione congiunta di Carabinieri di Caserta e Guardia di Finanza di Formia.
Gallo è stato bloccato intorno alle 22:30 a Sessa Aurunca a bordo di un’auto, nella quale c’era anche la moglie. Ha tentato la fuga ma è stato raggiunto dopo un breve inseguimento. Gallo era latitante dal 17 novembre per un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli per estorsione aggravata dal metodo mafioso, in concorso con altre cinque persone (di cui tre arrestate lo scorso 14 febbraio), nei confronti di un commerciante Cellole. Secondo gli investigatori, Vincenzo Gallo, esponente di picco del clan Esposito di Sessa Aurunca per cui curava da anni il racket delle estorsioni – arrestato oggi dai carabinieri che hanno posto fine alla sua latitanza – era diventato il riferimento principale della criminalità organizzata della provincia. Imparentato alla lontana con il capoclan Mario Esposito, detenuto al 41bis, Gallo negli ultimi mesi avrebbe allargato la sfera di interesse territoriale della sua cosca, da sempre gravitante sul litorale domizio e nell’Alto-Casertano, verso le roccaforti tradizionali dei Casalesi, come Casal di Principe, di cui è originaria la moglie. Pochi giorni fa due persone di Casal di Principe sono state arrestate con l’accusa di aver chiesto il pizzo ad un imprenditore di Villa di Briano, comune che confina con Casal di Principe, per conto degli Esposito mentre un altro latitante dei Casalesi, Ogaristi, è stato stanato sempre nell’area controllata dagli Esposito. Incroci rilevanti, come dimostrano le indagini effettuate negli ultimi mesi dai carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca guidati dal capitano Antonio Ciervo e dalla Finanza di Formia, secondo cui Gallo si sarebbe spostato durante la latitanza tra Casal di Principe, Mondragone e Sessa Aurunca, contando sulla complicità di alcuni fiancheggiatori, su cui sono in corso gli accertamenti, che lo avrebbero condotto da un posto all’altro con macchine sempre diverse. Gli investigatori hanno sempre seguito la moglie di Gallo, che negli ultimi tempi si spostava con una vettura intestata alla consorte di un altro affiliato; ieri sera, la donna, di ritorno a Sessa, non era però sola; con lei c’era un’altra persona, che aveva un cappellino con visiera abbassato quasi a coprire il volto. I militari se ne sono accorti e hanno intimato l’alt. “Sono Vincenzo Gallo, mi avete preso”, ha detto il latitante. Gallo era diventato irreperibili nel novembre 2014 quando si era sotratto alla sorveglianza speciale, poi a febbraio era riuscito a fuggire in seguito all’operazione che aveva coinvolto l’altro capo del clan, Gaetano Di Lorenzo.

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