venerdì, Marzo 29, 2024
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Governo valuta scioglimento per camorra del Comune di Nola

NOLA  (Bianca Bianco) – Il governo sta valutando l’invio di una commissione di accesso al Comune di Nola per valutarne lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Ad affermarlo in una nota ufficiale è il deputato Riccardo Nuti che, insieme a Luigi Di Maio, Roberto Fico e Vega Colonnese ha firmato nei mesi scorsi una interrogazione in commissione Affari costituzionali: :“Il sottosegretario Domenico Manzione ha evidentemente tenuto conto di tutte le criticità che abbiamo esposto- si legge in una nota inviata dai pentastellati- . Se il Governo è possibilista, noi crediamo che ci sono tutti gli elementi per procedere con la commissione d’accesso, o dobbiamo come sempre attendere che i tentacoli del malaffare strangolino un’intera comunità? Di quali altri elementi ha bisogno il Ministero dell’Interno per procedere? Di certo è che noi abbiamo lasciato una traccia chiara e quando, perché è solo questione di tempo, sarà evidente l’infiltrazione criminale qualcuno ne dovrà rispondere del grave ritardo che sicuramente sta permettendo altri favori agli amici degli amici”. Nell’interrogazione dei 5 stelle le vicende che dovrebbero spingere il governo a sciogliere il consiglio comunale di Nola sono diverse. Si fa riferimento all’arresto dell’allora assessore Gianpaolo De Angelis, poi dimissionario. L’ex delegato all’Urbanistica fu arrestato il 31 marzo 2015 nell’ambito di una indagine sui Fabbrocino e scarcerato quindici giorni dopo. Lo scorso 13 novembre peraltro il Tribunale del Riesame di Napoli ha notificato il provvedimento di annullamento dell’ordinanza di arresti, dandone anche le motivazioni e di fatto scagionando De Angelis da ogni accusa. Si citano poi di vari scandali che hanno scosso la Casa comunale della città dei gigli, come l’inchiesta “Mandatopoli” che vide coinvolti due dipendenti comunali poi condannati per avere gonfiato mandati al fine di favorire imprenditori ed amici compiacenti. Nella vicenda non furono coinvolti politici e l’amministrazione comunale di Nola si è costituita parte civile ed ha chiesto centinaia di migliaia di euro di danni. Infine si riporta l’attenzione sulla gestione parcheggi, finita due anni fa nel mirino perché la società che se ne occupava fu sequestrata nell’ambito di un’indagine della direzione distrettuale antimafia. In seguito le strisce blu sono state affidate ad altra ditta cui poi il servizio è stato revocato per inadempimenti di carattere economico e logistico e ad oggi sono gestite dall’Agenzia di sviluppo. Sono stati proprio i dirigenti di piazza Duomo ad evidenziare la necessità di una gestione in house del servizio proprio perché a rischio infiltrazioni camorriste.

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