giovedì, Marzo 28, 2024
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Caso Stir, Angelone (Sapna): “L’amministrazione di Tufino ci ha chiesto assunzioni”

Enrico Angelone
Enrico Angelone

TUFINO- Una intervista clamorosa, quella concessa da Enrico Angelone, amministratore unico della SapNa, la società regionale che gestisce lo stir di Tufino, a Repubblica. “Da parte dell’amministrazione tufinese pressioni per assunzioni” racconta Angelone a Conchita Sannino, svelando presunte manovre oscure dietro la chiusura dell’impianto con ordinanza da parte di Antonio Mascolo. Angelone non si è limitato all’intervista, ha inviato un esposto alla Procura di Nola che sta già indagando su Mascolo per “interruzione di pubblico servizio”. Nella denuncia riferisce di richieste da parte dell’amministrazione di “vantaggi”, anche sulla base di presunti “regali” ricevuti dall’amministrazione precedente, quella di Carlo Ferone. “Ho scritto quello che sapevo- dice l’amministratore unico-. Che erano arrivate strane richieste da Tufino. Di quale genere? Assunzioni, magari per vigilantes, per operai che affiancavano le ditte che lavorano lì. Ovviamente Sapna è un soggetto pubblico, e mai e poi mai avrebbe potuto accogliere domande di per sé irricevibili. Ma comunque queste voci sono state recapitate a noi. Ci sono state pressioni sempre più insistenti. Io ho mandato a quel paese, per essere chiari, coloro che me lo riferivano. Al mio rifiuto, mi è stato obiettato: ma quelli che c’erano prima di me, in amministrazione, hanno ottenuto questo ed altro per la popolazione ed il territorio. Risposta mia: io questo non lo so, non c’ero e non mi interessa saperlo. Parlatene con la magistratura”. Presunti ricatti, pressioni, richieste di vantaggi: queste le ombre sull’ordinanza numero 14 di chiusura dello stir. Affermazioni che l’amministrazione, accusata pure di avere chiuso l’impianto per premere sulla Regione a causa dei mancati ristori, rispedisce al mittente. Fino a prova contraria, l’ordinanza è arrivata dopo un blitz in cui, ha dichiarato Mascolo al giornalelocale “sono state fatte foto e filmati ed ho visto coi miei occhi quello che c’era in almeno uno dei tre camion controllati a campione”.

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