di Bianca Bianco
NOLA- Sarà anche quest’anno un Giugno Nolano sotto tono. Dopo una serie di incontri tra l’assessorato ai beni culturali e le associazioni della città (cominciati a marzo), complice anche il passaggio di testimone nella gestione della delega che ha rallentato l’organizzazione, ad oggi (5 giugno) non è stato ancora approntato il cartellone di eventi del mese più atteso dai nolani. A determinare lo stop anche il limitato budget gestibile dall’assessorato, che ha quindi deciso di demandare alle singole associazioni ed agli sponsor privati l’organizzazione degli eventi che finiranno in un programma condiviso. Spazio dunque di nuovo a sagre affianco ai cortei storici? Convegni di libri che convivono con le visite guidate? Dibattiti culturali insieme a degustazioni di funghi porcini in periferia? Pare proprio di sì. Quando le risorse sono poche si è costretti a festeggiare le nozze coi fichi secchi (con tutto il rispetto per le manifestazioni che saranno approntate dalle associazioni): mancherà il big one, il grande evento organizzato dal Comune, che sta spendendo le proprie forze economiche ed organizzative soprattutto intorno alla festa dei gigli, visto che tra massimo quattro mesi otterrà il sigillo unesco. Il contributo dell’ente di piazza Duomo per l’organizzazione del Giugno Nolano sarà circoscritto alle tre serate finali, il lunedì, martedì e mercoledì dopo la festa (concerto e fuochi), oltre che al sostegno dei costi per la stampa dei manifesti e poco altro. Proprio per tappare i buchi di una altrimenti scarna manifestazione, anche le feste organizzate dai maestri di festa dei gigli sotto l’obelisco verranno inseriti nel calendario, questo pare l’orientamento dell’amministrazione che di fatto ha limato le risorse del Giugno nolano (tre anni fa costò 240mila euro, l’anno scorso 80mila) per contenere sprechi. Il programma frutto della adesione di associazioni e sponsor sarà presentato dall’assessore Cinzia Trinchese a giorni.
