martedì, Aprile 23, 2024
spot_imgspot_img
spot_img

I PIÙ LETTI DELLA SETTIMANA

ARTICOLI CORRELATI

Slow food day a Città della Scienza, c’è anche la Condotta dell’Agro nolano

L’impatto e l’importanza dei nostri comportamenti quotidiani saranno alcuni dei temi affrontati durante il prossimo Slow Food Day, celebrato in 300 piazze italiane sabato 25 maggio e dedicato proprio alla riduzione degli sprechi. Quest’anno l’agro nolano si dà appuntamento presso la sede di Città della Scienza, dalle ore 10 alle ore 19,30. Infatti, la Condotta Slow Food Agro nolano, insieme a quelle di Napoli, Campi flegrei e Vesuvio, presentano “Racconti dalla biodiversità”: un’iniziativa “verso il Mercato della Terra” con i prodotti delle Comunità del Cibo e dei Presidi Slow Food Campania e Basilicata. L’appuntamento assume un carattere forte con la scelta di essere presenti a Città della Scienza, recentemente riaperta dopo l’incendio che ne devastò recentemente lo Science Centre. I produttori presenti al mercato destineranno, infatti, una parte del ricavato delle vendite alla ricostruzione di Città della Scienza e, per la stessa causa, sarà eccezionalmente previsto un costo d’ingresso alla manifestazione di 1 euro per tutti i visitatori, esclusi i ragazzi fino a 10 anni. Nell’area dedicata al mercato saranno presenti le “Comunità del Cibo” della cicerchia flegrea, dei parulani napoletani e del real bosco di Capodimonte. Due gli appuntamenti didattici, previsti in mattinata, alle 10,30 Laboratorio del Gusto sul Latte Nobile dell’Appennino campano, mentre alle 11,30 l’incontro ludico “Sprecare non conviene”. «Gli sprechi alimentari portano con sé rilevanti impatti negativi sia dal punto di vista ambientale che sociale», ricorda Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. «Pensiamo ad esempio alla quantità di acqua o energia necessarie durante il ciclo di vita globale del cibo, dalla semina al consumo». Dal punto di vista etico e sociale, sono sempre più evidenti gli squilibri tra i popoli che soffrono per la fame e la malnutrizione e quelli in cui il problema dell’obesità e dello spreco alimentare sono sempre più presenti. Come ricorda il recente studio presentato dalla Fao, Paesi industrializzati la quantità di cibo che finisce nella spazzatura raggiunge i 222 milioni di tonnellate, quasi quanto la produzione alimentare disponibile nell’Africa Sub sahariana. «Sono molte le iniziative nate in questi ultimi anni sia nel Nord che nel Sud del mondo, dalle organizzazioni che forniscono aiuti alimentari, alle cooperative che agiscono nel settore agricolo, ai gruppi di acquisto solidale», spiega ancora Burdese. Il progetto italiano più conosciuto è Last Minute Market, spin-off dell’Università di Bologna, a cui si affiancano ormai molte realtà, come la Società del Pane Quotidiano, nata a Milano e che fornisce generi di prima necessità alle famiglie meno abbienti. «Tuttavia la soluzione non può essere solo nel recupero dei generi alimentari che altrimenti andrebbero nella spazzatura: dobbiamo puntare a ridurre lo spreco alle origini, favorendo sistemi alimentari che vanno in questa direzione».

Print Friendly, PDF & Email

I PIÙ POPOLARI

This site is protected by wp-copyrightpro.com