giovedì, Marzo 28, 2024
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Incendio cereria, Scotto e Di Mauro (S.e.l.): “Vogliamo risposte dal ministro”

 

Arturo Scotto
Arturo Scotto

NOLA/SAVIANO- Il deputato di Sinistra ecologia e liberta’ Arturo Scotto ha presentato una interrogazione parlamentare scritta indirizzata al Ministro dell’Ambiente Orlando ed al Ministro della Salute Lorenzin sui fatti relativi all’incendio della cereria Nappi, sita nella zona industriale del Comune di Saviano.

“Di fronte ad un evento così grave, che ha giustamente sconvolto e preoccupato l’opinione pubblica – dichiara il deputato – l’attività degli Enti competenti ad informare, garantire e valutare gli effetti per la salute dei cittadini è oggi ancora poco chiara e poco nota ai residenti dell’area nolana, allarmati da questo ulteriore danno ambientale”.

L’interrogazione presentata dall’Onorevole Scotto si pone, infatti, a sostegno delle attività e delle richieste avanzate nei giorni successivi all’incendio dai comitati e dalle associazioni ambientaliste dell’area nolana al Comune di Saviano, al Comune di Nola ed all’A.R.P.A.C., al fine di conoscere gli effetti del rogo sull’ambiente e sul territorio, rimaste senza adeguate risposte.

“E’ necessario chiarire bene, invece, – dichiara Nicola DI MAURO Segretario del Circolo di S.E.L. Area nolana, che ha seguito la vicenda insieme ai comitati – quali aziende siano coinvolte nell’incendio e soprattutto quali attività produttive le stesse fossero autorizzate ad effettuare, anche in conformità con la destinazione urbanistica dell’area e le autorizzazione in precedenza concesse, nonché che cosa sia risultato dalle analisi e dai rilievi effettuati dall’Arpac e che cosa si sia liberato nell’aria, con le inevitabili ricadute per la salute dei cittadini”.

“Abbiamo pertanto richiesto al Ministero dell’Ambiente – precisa Scotto – quali rilievi tecnici relativi all’inquinamento ed al monitoraggio dell’area interessata sono stati effettuati e predisposti dagli Enti competenti e acquisiti dal Ministero per le attività di Sua competenza, anche per valutare gli stessi da un punto di vista tecnico e delle metodologie di rilevamento e se, sulla base di tali rilievi, il Ministro abbia intenzione di promuovere o abbia già promosso, anche in sede penale, l’azione di risarcimento del danno ambientale nei confronti dei responsabili”.

“Abbiamo richiesto inoltre quali misure di prevenzione dei danni potenziali all’ambiente siano state assunte dal Ministero in collaborazione con gli Enti locali, come prevede la legge, al fine innanzitutto di limitare gli effetti nocivi, più che probabili, dell’incendio sul suolo, sulle acque, sull’aria e sulle coltivazioni, stante che, ad oggi, vi è stato solo l’avviso del Comune di Nola di lavare bene gli ortaggi e la frutta, nonché quali misure di ripristino ambientale siano state richieste o adottate dal Ministero dell’Ambiente al fine di intervenire sul propagarsi nel tempo degli effetti dannosi del rogo”.

Altre richieste sono state poi indirizzate al Ministero della Salute per verificare i provvedimenti assunti dall’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Sud sul campionamento degli ortaggi e della frutta coltivata nelle aree circostanti all’incendio, che sarebbero tutt’ora immessi sul mercato e sui profili della igiene e della sicurezza alimentare.

“E’ necessario attivarsi per chiarire al più presto che cosa sia bruciato ed i reali effetti dell’incendio, prevenire i danni ancora evitabili e valutare le attività di ripristino necessarie, come previsto dalle norme del Testo Unico dell’Ambiente, viste le tante criticità ambientali della zona, sulle quali non si può rimanere sempre inerti”.

“Vedremo – dichiarano Di Mauro e Scotto- quali saranno le risposte dei Ministri e metteremo a disposizione dei comitati, delle associazioni ambientaliste e dei cittadini dell’area nolana i dati che ci saranno forniti, al fine di verificare insieme le successive attività e l’effettiva risposta che lo Stato e gli Enti locali sapranno dare ai problemi della tutela della salute e dell’ambiente che caratterizzano purtroppo l’area nolana”.

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