giovedì, Aprile 18, 2024
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Casa, dolce e …cara casa: nel Nolano mercato immobiliare in caduta libera

casa_immobiliaredi Nello Lauro

NOLA. Casa, dolce e cara casa. Una volta sogno, risorsa, bene di rifugio. Oggi incubo, danno, lusso insostenibile. Domani chissà. Intanto tra passato e futuro c’è da vivere il presente. E nei tempi della crisi economica il mercato immobiliare conosce il suo Medioevo con un crollo di acquisti per gli immobili. Un segno negativo che affonda un settore da sempre generoso con costruttori, palazzinari e anche speculatori della prima e dell’ultima ora. Secondo quanto descritto dal dossier pubblicato dall’Agenzia del Territorio in collaborazione con l’Ufficio provinciale di Napoli, l’area nolana nel secondo semestre del 2012 ha «prodotto» appena 298 compravendite, ovvero il 21,8% in meno dello stesso periodo dell’anno precedente. Anche per quanto riguarda i prezzi delle case, il Nolano perde in maniera progressiva quotazioni: i prezzi medi si attestano intorno a mille euro al metro quadrato, meno della macroarea vesuviana interna (circa 1150 euro a metro quadrato) e di quella vesuviana costiera (1800 euro al metro quadrato). Per comprare una casa a Nola, ad esempio, ci vogliono 1105 euro al metro quadrato (-3%), mentre il valore minimo, sotto quota mille, si registra a Visciano (812 euro). Ma è proprio nella cittadella cara al prossimo beato padre Arturo d’Onofrio che si è avuto un aumento del 427%. Un aumento ma non certamente un boom in quanto sono stati appena 17 gli immobili comprati. La città più grande, Nola, ha registrato nel secondo semestre del 2012 solo 71 compravendite, con una diminuzione del 31,5%. Non va meglio a Marigliano, che perde il 25,1% del mercato immobiliare con solo 60 compravendite andate a buon fine. Malissimo San Paolo Bel Sito (solo 5 compravendite, con un tracollo del 67%) e Casamarciano (-71%, solo 2 compravendite). Quadro a tinte fosche anche negli altri paesi. Aumentati gli acquisti a Camposano (12 acquisti, +39%), per il resto è flessione ovunque: a Cicciano (-53%, 15 case acquistate), Cimitile (-66%, 8 case comprate), Comiziano (-37%, 2 compravendite), Liveri (6 immobili piazzati in sei mesi, -20%), Roccarainola (14 case acquistate, segno più con un aumento di transazioni pari al 27,8%), San Vitaliano (38 case comprate, +20%), Saviano (27 case comprate, +34%), Scisciano (11 case, -40,3%), Tufino (10 immobili, -40,7%). I motivi del «profondo rosso» del mercato immobiliare sono da ricercare nella difficile situazione economica delle famiglie e delle giovani coppie con lavori spesso precari. E anche le nuove corsie della finanza alternativa come il «rent to buy» o fitto garantito (pagare l’affitto a prezzo maggiorato e poi riscattare la casa) non hanno fatto breccia.

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