mercoledì, Aprile 24, 2024
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Ennesima rapina sulla Nazionale, la strada è un “bancomat” per la criminalità

di Bianca Bianco

Il banco di Napoli a Mugnano
Il banco di Napoli a Mugnano

MUGNANO DEL CARDINALE- Un’altra rapina. Ancora sulla Nazionale delle Puglie, che si conferma un’arteria troppo facile per la microcriminalità. Ieri l’ultimo episodio: un raid nell’agenzia del Banco di Napoli di Mugnano del Cardinale che si trova proprio lungo la trafficata strada. Un bottino misero per i banditi, appena duemila euro, in cambio di tanta paura per i dipendenti della filiale e per chi abita nelle vicinanze della banca. L’allarme è scattato intorno alle 13,45, quando i tre impiegati si apprestavano a chiudere gli sportelli al pubblico. Non avevano fatto i conti con la decisione di due malviventi di mettere a segno un colpo in pieno giorno, sfruttando proprio il fatto che in banca non ci fossero clienti. Un uomo, descritto come «molto giovane», si è avvicinato alle porte ad apertura elettronica dell’agenzia; si è fatto vedere da un impiegato che, per nulla insospettito, gli ha aperto. Una volta entrato, il rapinatore, poco più di un ragazzino secondo quanto testimoniato dai dipendenti, ha mostrato un taglierino, un piccolo coltello che ha utilizzato per minacciare i presenti ed intimare loro di consentire l’accesso nella filiale anche al complice. Una volta dentro anche l’altro rapinatore, il raid si è consumato in pochissimi minuti. I due hanno portato via quanto era possibile ottenere nel minor tempo possibile, non avevano infatti nessuna intenzione di attendere l’apertura delle casseforti a tempo. Alla fine sono scappati con duemila euro in banconote da piccolo taglio, e persino in monetine. Superata la barriera magnetica dell’ingresso si sono dileguati a piedi, per raggiungere un complice che li attendeva poco lontano, in auto. Il copione di questa rapina è lo stesso di tanti altri episodi che si sono consumati presso il Banco di Napoli o il vicino ufficio postale di Mugnano. I due criminali avevano il volto parzialmente nascosto da cappellini con visiere e avevano una piccola arma bianca che sfugge al metal detector. L’accento era napoletano, la tecnica quella del «pochi, maledetti e subito». Questa rapina però ripropone anche il problema della sicurezza per abitazioni ed esercizi commerciali lungo la Nazionale. La media, su questo tratto, è di una incursione all’anno. A maggio un rapinatore solitario prese di mira l’ufficio postale portando via mille euro. La stessa filiale di Poste italiane era stata depredata sette mesi prima, mentre il Banco di Napoli è stato visitato almeno tre volte negli ultimi quattro anni. Dati questi che non contemplano gli attacchi ad abitazioni private che si affacciano sulla strada statale come quello, il più eclatante, consumato in una villetta ad aprile. L’attrattiva maggiore dei malintenzionati è il collegamento della ex 7bis con il casello autostradale di Baiano. Una facilità di fuga che sta trasformando questo tratto nel bancomat della microcriminalità del Napoletano. Su quest’ultima rapina indagano i carabinieri della Compagnia di Baiano, coordinata dal capitano Raffaele Iacuzio, che hanno anche visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza ritenendo possano fornire elementi utili alle indagini.

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