giovedì, Aprile 18, 2024
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Mini-gigli, commissioni e Pietrelcina, la Fondazione risponde alle accuse

di Alberto De Sena

Polemica sulle commissioni, la mancata esibizione del giglio a Pietrelcina e il caso del mini-giglio della scorsa settimana, questi i temi caldi su cui la Fondazione Festa dei Gigli ha deciso di chiarire la propria posizione in una conferenza stampa tenutasi questa mattina alle ore 12.30 presso l’aula consiliare del Palazzo di Città. Ad intervenire è il Presiente dell’ente Raffaele Soprano accompagnato dal Sindaco Geremia Biancardi.

“In questo periodo – esordisce Soprano – sono state attribuite alla Fondazione alcune responsabilità di cui in realtà non ha competenza”. Si parte dall’evento più recente, la ballata di un giglio di 20 metri in un parco privato  di Via Fonseca: “Due giorni prima dell’evento c’è stato l’intervento del Sindaco che ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, i Vigili Urbani hanno identificato e diffidato gli organizzatori della manifestazione, successivamente c’è stato un ulteriore richiamo da parte della Fondazione che ha in tutti i modi cercato di impedire una manifestazione che, secondo voci, non doveva essere circoscritta alla proprietà privata del parco ma doveva spingersi anche tra le strade di Nola, addirittura fino a Piazza Duomo”. La ballata del mini-giglio si è comunque effettuata nonostante l’intervento delle forze dell’ordine che hanno ritenuto di non poter intervenire essendo la manifestazione in una proprietà privata.

“E’ stato fatto tutto quello che era nei poteri della Fondazione e dell’amministrazione comunale – chiarisce il sindaco Biancardi – ho sempre sostenuto che la festa è del popolo ed in particolare dei giovani, invito le associazioni a far sentire la loro voce contro queste persone che non hanno il favore della città.

Il presidente Soprano ha poi comunicato che nel prossimo C.d.A. di martedì è prevista all’ordine del giorno la discussione su eventuali sanzioni da comminare alle maestranze (divisione musicale, cantanti e costruttori) che hanno preso parte alla manifestazione.

Altro punto fondamentale è stato il discorso delle commissioni e la polemica sul numero di membri che ne fanno parte con l’accusa di sfruttare il ruolo in commissione in vista delle prossime elezioni amministrative del 2014, è lo stesso Soprano a dare le motivazione alla decisione di allargare a sette il numero delle commissioni rispetto alle tre inizialmente previste dallo statuto: “La commissione voleva aprirsi a tutta la cittadinanza attiva, tantissime sono state le richieste per entrare a far parte di questo progetto in cui invito fortemente a credere, è vero, c’è stata una trasgressione allo statuto da parte nostra, ma è stata fatta nell’interesse della città”. La decisione non ha convinto parte del consiglio comunale, in particolare gli esponenti di opposizione, che hanno chiesto ed ottenuto la convocazione di tutti i membri della Fondazione alla riunione dei capogruppo prevista per la prossima settimana. L’organo presieduto da Soprano sarà inoltre convocato per riferire sull’argomento anche nel prossimo consiglio comunale: “Difenderemo fino alla fine questa scelta che ha inoltre ritardato la partenza del lavoro delle commissioni, non ci è sembrato opportuno iniziare i lavori con questa pesante accusa sulle spalle e se c’è questa richiesta di censura sul numero di membri delle commissioni siamo pronti a rimettere il nostro mandato nelle mani di chi ci ha scelti per questo compito.

Sull’argomento interviene il primo cittadino: “Bisogna lasciare fuori la Fondazione dalle speculazioni della politica se si vuole il bene di questa città e della festa, personalmente vorrei che le commissioni fossero ancora più ampie per dar modo a tutti, magari a rotazione, di partecipare all’operato della Fondazione che ci tengo a ribadire è a costo zero. Tante associazioni storiche del territorio sono rimaste fuori dalle commissioni, il mio invito alla Fondazione è quello di farle partecipare ai lavori e di inserire nei gruppi di lavoro dei loro rappresentanti, ma ripeto è fondamentale tenere lontano le speculazioni della politica dal lavoro della fondazione, quella di aprire le commissioni ai giovani personalmente lo prendo come un complimento e non come una accusa”. Il Sindaco ha quindi invitato Soprano e la Fondazione ad andare avanti, le riunioni delle varie commissioni si terranno prossimamente nella struttura delle Carceri.

Ultimo capitolo sulla mancata esibizione del Giglio nella città di Pietrelcina, a chiare la posizione è ancora Biancardi: “il comune non ha grosse disponibilità economiche, volevo ricordare che il viaggio a Torino in occasione della fiera del libro è stato interamente pagato da Italo, mentre i maestri di festa, a cui va ancora un ringraziamento, hanno provveduto alle spese di pernottamento. Per il caso Pietrelcina, nel periodo tra gennaio e febbraio la famiglia Grilletto ha manifestato la volontà di trasportare un giglio nella terra natale di San Pio, a cui era dedicato l’obelisco e l’intero percorso di fede del Beccaio 2013, nello stesso periodo il comune ho avuto un incontro con l’amministrazione comunale di Pietrelcina cui hanno partecipato anche dei rappresentanti della famiglia Grilletto che aveva manifestato la volontà di accollarsi per intero le spese per l’esibizione del giglio, cosi a giugno abbiamo ufficialmente annunciato insieme alla fondazione che il giglio si sarebbe esibito il 22 settembre”. Il presidente Soprano a poi confermato che la ballata è saltata perché erano venuti a mancare i presupposti fondamentali per far svolgere l’evento senza intoppi: “Ci sono state delle riunioni nei mesi di luglio e agosto in cui sono emerse delle discordanze tra alcuni membri dello stesso comitato Beccaio 2013, alcuni dei membri mi hanno contattato dicendomi che non era stato autorizzato il trasporto del rivestimento del giglio per cui abbiamo optato per la linea della cautela e a si è ritenuto opportuno annullare la ballata del giglio, anche per evitare disguidi in vista del prossimo sigillo UNESCO in arrivo a dicembre”.

Ad intervenire in chiusura è Franco Grilletto che ribatte duramente alle affermazioni della Fondazione: “Se questa conferenza si fosse tenuta due giorni fa, la ballata si sarebbe regolarmente svolta, io personalmente ho tutto pronto ed ho dato piena disponibilità, anche economica, alla Fondazione per farsi che tutto si potesse svolgere nel migliore dei modi. La decisione doveva essere comunicata al sottoscritto ed al comune di Pietrelcina che è venuto a conoscenza della decisione solo tramite i quotidiani on-line, per quanto riguarda i disguidi va sottolineato che c’è un’unica maestra di festa e che non vi sono divergenze tra i membri del comitato. Da parte nostra abbiamo proposto ai frati di Pietrelcina uno spettacolo sostitutivo, ma abbiamo avuto parere negativo, sono in tanti a volersi esibire nella terra di Padre Pio e la ballata del giglio era una eccezione rispetto alla norma, poteva essere una vetrina internazionale per i gigli e per Nola”.

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