NOLA- Lenona, magnaccia, pappona, matrona, mezzana. Tanti nomi per un unico “mestiere”, quello di chi sfrutta la prostituzione con l’aggravante di appartenere allo stesso sesso di chi costringe ad una vita di violenze e sopraffazione. L’ucraina 41enne arrestata ad Acerra faceva proprio questo, portava le ragazze a Boscofangone, nota zona di meretricio, e poi le riprendeva alla fine del “turno” di lavoro. Una routine notata e bloccata dai carabinieri di Acerra che dopo appostamenti l’hanno bloccata mentre portava una donna rumena a prostituirsi. Ora si trova a Pozzuoli in carcere.

Accompagnava prostituta a lavoro, ucraina in manette a Boscofangone
RedazioneOtt 04, 2013Cronaca, Nola, Primo pianoCommenti disabilitati su Accompagnava prostituta a lavoro, ucraina in manette a Boscofangone
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