giovedì, Marzo 28, 2024
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Unione dei Comuni del Baianese, in campo anche la diplomazia del ping pong

di Bianca Bianco

Baiano. Il Mandamento come ai tempi della Guerra fredda. Sindaci al tavolo verde armati di racchette per tutelare la nascita dell’Unione del Baianese.

La diplomazia del ping pong, la strategia distensiva attuata da Usa e Cina ai tempi della cortina di ferro, potrebbe servire anche qui dove da cinquanta anni si lotta per diventare città e superare invece la cortina dei campanilismi.

L’iniziativa si terrà stasera presso il Palazzetto dello Sport di Baiano proprio in coincidenza con il nuovo ciclo di incontri, partito ieri pomeriggio, tra i Comuni mandamentali per la costituzione dell’Unione dei servizi. I primi cittadini di Avella, Baiano, Quadrelle, Sperone, Sirignano (il sindaco di Mugnano sarà assente giustificato, al suo posto il consigliere Stefano Romanini) si affronteranno in una serie di partite a ping pong nell’ambito di una serata organizzata dai componenti di “Mettiti in gioco”.

Una serata di mera socialità e confronto, col fine di favorire l’incontro tra le comunità sorelle del Baianese a partire dalle loro fasce tricolori, come ha spiegato l’organizzatore Giovanni Martinico, siciliano ma sirignanese di adozione, che in questo torneo crede molto: “La nostra idea è semplice- spiega- stare insieme e appunto metterci in gioco per rivendicare l’identità di questa grande comunità allargata del Mandamento”.

I sindaci hanno aderito con entusiasmo ed assicurato la loro presenza (insieme a quella di piatti fatti in casa ed offerti dalle amministrazioni). Questa versione irpina della democrazia del ping pong aggiunge un piccolo tassello al dialogo avviato sulla questione dell’Unione dei Comuni che ieri è stata ripresa e ridiscussa ad Avella attraverso un incontro tra gli amministratori.

Diverse le novità emerse dal confronto. La prima riguarda la posizione di Avella, il paese più grande che da pochi giorni ha ufficializzato l’uscita dall’Unione dei comuni del Vallo di Lauro ponendo fine ad una esperienza decennale. Il sindaco Domenico Biancardi ha quindi aderito completamente alla Città del Baianese: “Ma non rivendico il ruolo di capofila- chiarisce-. Ai colleghi presento una bozza di Statuto che dovrà passare poi al vaglio dei Consigli comunali. Punto sulla gestione associata dei servizi soprattutto per quanto riguarda il turismo culturale. In quel settore si può dare una spinta importante col contributo di tutti”.

Convinto della decisività di questa rinnovata sinergia il sindaco di Baiano Enrico Montanaro: “Entro la fine di novembre avremo uno Statuto congiunto e potremo cominciare ad associare alcuni servizi. Ora si può parlare seriamente di Unione e soprattutto di sviluppo”.

L’idea degli amministratori locali è di gestire insieme alcuni settori delicati come la vigilanza, la raccolta differenziata, gli uffici tecnici comunali. Poi c’è l’idea di Biancardi di consorziarsi per determinare una offerta turistica seria e valorizzare il patrimonio archeologico locale, non solo quello avellano. E un primo passo potrebbe essere la creazione di info point in ciascun paese.

Baiano. Il Mandamento come ai tempi della Guerra fredda. Sindaci al tavolo verde armati di racchette per tutelare la nascita dell’Unione del Baianese.
La democrazia del ping pong, la strategia distensiva attuata da Usa e Cina ai tempi della cortina di ferro, potrebbe servire anche qui dove da cinquanta anni si lotta per diventare città e superare invece la cortina dei campanilismi.
L’iniziativa si terrà stasera presso il Palazzetto dello Sport di Baiano proprio in coincidenza con il nuovo ciclo di incontri, partito ieri pomeriggio,  tra i Comuni mandamentali per la costituzione dell’Unione dei servizi. I primi cittadini di Avella, Baiano, Quadrelle, Sperone, Sirignano (il sindaco di Mugnano sarà assente giustificato, al suo posto il consigliere Stefano Romanini) si affronteranno in una serie di partite a ping pong nell’ambito di una serata organizzata dai componenti di “Mettiti in gioco”.
Una serata di mera socialità e confronto, col fine di favorire l’incontro tra le comunità sorelle del Baianese a partire dalle loro fasce tricolori, come ha spiegato l’organizzatore Giovanni Martinico, siciliano  ma sirignanese di adozione, che in questo torneo crede molto: “La nostra idea è semplice- spiega- stare insieme e appunto metterci in gioco per rivendicare l’identità di questa grande comunità allargata del Mandamento”.
I sindaci hanno aderito con entusiasmo ed assicurato la loro presenza (insieme a quella di piatti fatti in casa ed offerti dalle amministrazioni). Questa versione irpina della democrazia del ping pong aggiunge un piccolo tassello al dialogo avviato sulla questione dell’Unione dei Comuni che ieri è stata ripresa e ridiscussa ad Avella attraverso un incontro tra gli amministratori.
Diverse le novità emerse dal confronto. La prima riguarda la posizione di Avella, il paese più grande che da pochi giorni ha ufficializzato l’uscita dall’Unione dei comuni del Vallo di Lauro ponendo fine ad una esperienza decennale. Il sindaco Domenico Biancardi ha quindi aderito completamente alla Città del Baianese: “Ma non rivendico il ruolo di capofila- chiarisce-. Ai colleghi presento una bozza di Statuto che dovrà passare poi al vaglio dei Consigli comunali. Punto sulla gestione associata dei servizi soprattutto per quanto riguarda il turismo culturale. In quel settore si può dare una spinta importante col contributo di tutti”.
Convinto della decisività di questa rinnovata sinergia il sindaco di Baiano Enrico Montanaro: “Entro la fine di novembre avremo uno Statuto congiunto e potremo cominciare ad associare alcuni servizi. Ora si può parlare seriamente di Unione e soprattutto di sviluppo”.
L’idea degli amministratori locali è di gestire insieme alcuni settori delicati come la vigilanza, la raccolta differenziata, gli uffici tecnici comunali. Poi c’è l’idea di Biancardi di consorziarsi per determinare una offerta turistica seria e valorizzare il patrimonio archeologico locale, non solo quello avellano. E un primo passo potrebbe essere la creazione di info point in ciascun paese.
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