martedì, Aprile 23, 2024
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Minorenni nei centri scommesse, blitz della Finanza nel Baianese nelle agenzie

L’opera delle Fiamme Gialle irpine a tutela del monopolio statale sui giochi e sulle scommesse rappresenta una delle attività a tutela del bilancio nazionale, posto che i fenomeni di abusivismo e clandestinità nel settore determinano anche inevitabili ricadute sul piano dell’imposizione fiscale. Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia di Avellino e della Tenenza di Baiano hanno effettuato numerosi controlli nei confronti di esercizi pubblici, presso i quali sono installati apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento, ovvero, vengono svolte attività di scommesse su eventi sportivi e non, collocati, soprattutto, in prossimità di scuole primarie e secondarie, nonché, altri luoghi di maggiore aggregazione giovanile. L’operazione, finalizzata al contrasto del fenomeno del gioco con vincita in denaro da parte dei minori degli anni 18, in attuazione delle direttive contenute nel “Decreto Balduzzi”, ha visto l’esecuzione di numerosi controlli per riscontrare l’eventuale presenza di minori. Giova ricordare che il “Decreto Balduzzi” ha rafforzato le disposizioni della Legge 15 luglio 2011, n. 111, che sancisce il divieto di partecipazione dei minori ai giochi pubblici con vincita in denaro, inasprendo le sanzioni. Infatti, gli esercizi nei quali viene riscontrata la presenza di minori, saranno sanzionati con pena pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro e con la chiusura da 10 a 30 giorni. Ben tre i casi riscontrati in diverse sale di accettazione di scommesse sportive della provincia. In un caso, singolare è stata la “giustificazione” fornita dal titolare del punto scommessa, secondo cui, il minore era entrato in compagnia del cugino maggiorenne, per analizzare le quote scommesse. L’attività nello specifico comparto, proseguirà nei giorni futuri, anche, al fine di porre un freno ai fenomeni di “ludopatia”, soprattutto, fra i più giovani e scoraggiare i commercianti disonesti, che, in dispregio della vigente normativa, al fine di incamerare maggiori guadagni, consentono la partecipazione al gioco di minori.

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