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A spasso nella rivoluzione blu tra pioggia, grattini, polemiche e le (solite) auto – FOTO

di Nello Lauro

CICCIANO- Ore 8.01, venerdì 24 gennaio 2013. E’ il giorno zero della “rivoluzione blu”. A Cicciano pioviggina e da un minuto è partito il parcheggio a pagamento che sta facendo discutere e protestare la città. Le vetture che di solito occupano tutti gli spazi sono di colpo sparite, inghiottite dai garage o nascoste chissàdove. Il manifesto tipo “monopoli” del Comune e il passaparola hanno fatto effetto: tutti ma proprio tutti hanno poco voglia di pagare e per questo gli spazi per parcheggiare improvvisamente abbondano. Gli ausiliari del traffico iniziano la loro prima giornata di lavoro: sono in coppia e con la loro uniforme girano per le strade deserte di Cicciano. Ma non per fare multe ma solo per piazzare (per oggi e fino a domenica) dei volantini per avvisare di munirsi del tagliando ai parcometri per poter stare in quella zona e spiegando che il servizio serve a una mobilità urbana sostenibile mediante un uso razionale delle auto e agevolare l’accesso agli esercizi commerciali, riducendo i tempi per la ricerca di uno stallo libero. I “vigilini”, come qualcuno già li ha battezzati, battono il centro e lasciano il volantino informativo. Non fanno multe. E’ il segnale che tutti si aspettavano. “Il servizio comincia lunedì. Non ci sono contravvenzioni”. Con una aggiunta straordinaria (difficilmente controllabile) esposta nei negozi: “Il comune di Cicciano ha autorizzato la clientela (per le compere) a poter sostare gratuitamente fino a 15 minuti senza elevare contravvenzione” (legale? Senza dubbio buon senso). E così dal nulla quelle macchine inghiottite da garage e spostate compaiano di nuovo e Cicciano ritorna al caos organizzato di sempre. Qualcuno paga per sostare in centro (giusto? Senza dubbio civile), qualche altro legge l’opuscolo, altri ancora discutono sulla necessità e sulla utilità del nuovo servizio. Chi è d’accordo, chi contesta: Cicciano è spaccata come sempre di fronte al nuovo. Il Pd ha composto un manifesto che per ora gira – perché paradosso dei paradossi non ci sono spazi liberi per affiggere, magari era meglio metterlo nelle strisce blu – e il movimento cinque stelle ha confermato per domenica la raccolta di firme per un referendum comunale per abrogare il servizio. Il sindaco Arvonio risponde che  il parcheggio a pagamento è una necessità per sconfiggere il caos del centro. E in piazza si continua a discutere, sul web pure. Tutti pienamente in disaccordo. E’ la rivoluzione blu.

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