venerdì, Marzo 29, 2024
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La fabbrica delle false Hogan era a Saviano, 7 denunciati e opificio sequestrato

Le Hogan contraffatte e sequestrate
Le Hogan contraffatte e sequestrate

SAVIANO- Fabbrica di false Hogan sequestrata a Saviano. L’operazione è stata effettuata dalla Guardia di Finanza di Capua che ha chiuso un opificio adibito alla produzione in serie ed al confezionamento di scarpe corredate dal marco nazionale molto noto (e molto copiato).

La fabbrica era protetta da un apposito sistema di videosorveglianza che, sebbene  perfettamente funzionante, non ha impedito ai finanzieri di irrompere all’interno del  locale, dove sono stati sorpresi sette cittadini, tutti di nazionalità italiana, intenti alla  produzione delle scarpe.    Nel locale, di oltre 140 metri quadrati, sono stati rinvenuti 17 macchinari tutti in funzione, circa  30.000 pezzi tra scarpe finite e pronte per la commercializzazione, tomaie, suole e  relativi accessori, tutti recanti marchio contraffatto “Hogan” nonché nr. 2 clichè di  metallo anch’essi recanti il falso contrassegno”, materiale che avrebbe consentito la  produzione in serie di ulteriori calzature della nota griffe.

Le fiamme gialle, dopo giorni di appostamenti, pedinamenti ed osservazione nella zona,  hanno così smascherato l’illecita attività, la cui struttura era organizzata per gestire  l’intera catena di lavorazione delle tomaie e delle suole in gomma, passando  all’assemblaggio, per poi ultimare il prodotto con l’apposizione, mediante clichè  contraffatti, del marchio della nota marca Hogan.    In tal modo, si ottenevano scarpe identiche alle originali da immettere sul mercato  “parallelo”, provocando così concorrenza sleale, svantaggi economici per le aziende  titolari del marchio e, soprattutto, danni ai consumatori, indotti all’acquisto di prodotti  falsi.

L’attività di controllo è stata estesa anche alle modalità di gestione dello smaltimento  degli scarti di lavorazione delle calzature atteso che le stesse venivano effettuate senza  l’osservanza di alcuna disposizione in materia di tutela ambientale.

I sette soggetti sorpresi intenti alla lavorazione, tutti originari di paesi dell’hinterland  napoletano e casertano sono stati denunciati, a piede libero, alla Procura della  Repubblica presso il Tribunale di Nola.    Sono tuttora in corso le indagini per ricostruire l’intera filiera del falso, partendo dalle  rotte di approvvigionamento della merce contraffatta fino ad arrivare ai venditori al  dettaglio, nonché gli accertamenti patrimoniali per recuperare a tassazione i proventi  derivanti dall’illecita attività.

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