SAVIANO- La Procura di Nola dissequestra la Cisternina. La decisione è del giudice incaricato delle indagini presso la procura bruniana che ha disposto che vengano tolti i sigilli al complesso residenziale di via Minichini sequestrato dalla Polizia provinciale lo scorso 12 febbraio. Il dissequestro è osì motivato: “manca la prova che i rifiuti siano stati sversati da titolari di imprese”. Insorgono le associazioni ambientaliste. “E’ una decisione che francamente non capiamo – afferma Gennaro Esposito, delegato dell’Assocampaniafelix – Sono anni che denunciamo la presenza di rifiuti di ogni tipo e nessuno fa niente. E quella volta che si riesce a squestrare il sito per fermare lo scempio e pretenedere una degna messa in sicurezza e labonifica, la Procura dissequestra! Siamo alla follia pura”.
Il sito, proprietà del Comune di Napoli, è privo di fogne e i suoi scantinati sono ricolmi di lastre di Eternit, carcasse di automobili, fusti di vernici e frigoriferi dismessi, gettati ovunque nei cortili. “Il sogno degli ambientalisti e dei cittadini di ridare il complesso alla società civile. sostiene Esposito- si è infranto contro questa ennesima dimostrazione di insensibilità degli organi inquirenti che hanno dichiarato che “manca la prova che i rifiuti siano stati sversati da titolari di imprese”. Nei prossimi giorni la Federazione chiederà un incontro chiarificatore al Procuratore Capo Paolo Mancuso sull’accaduto.