AVELLA- Il museo archeologico dell’antica Abella comincia a prendere forma. Ieri mattina i proprietari di due fondi attigui al giardino “Livia Colonna” hanno ricevuto le notifiche di esproprio per pubblica utilità. Le due proprietà si trovano dietro il Palazzo baronale, l’edificio storico nel quale nascerà il nuovo Antiquarium. Il Comune di Avella dunque va avanti ed espropria due giardini privati in cui, secondo i progetti approvati da Soprintendenza ai beni archeologici e Regione, sorgerà una serra- vivaio curata proprio dall’ente per la salvaguardia del patrimonio storico ed artistico. Un passo importante dopo decenni di stop burocratici: il 12 marzo l’esproprio verrà eseguito e i terreni, della grandezza di 70 metri quadrati ciascuno, dovrebbero entrare nella disponibilità dell’ente avellano. Non si tratta dell’unico intervento utile per la predisposizione del museo: in breve tempo verrà anche eliminato il parcheggio retrostante, lasciato solo per ragioni logistiche, mentre entro fine mese partirà il bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione delle sale di esposizione. Secondo il progetto approvato nel febbraio dello scorso anno, il nuovo antiquarium verrà trasferito dalla sede attuale (via De Sanctis, sede anche della Soprintendenza) al palazzo baronale. Quasi tutto il primo piano della struttura che al secondo piano ospita il Municipio diventerà vetrina di reperti. Non solo quelli già presenti nella mostra permanente di via De Sanctis, perché ad impreziosire il patrimonio ci sono altri diecimila ‘pezzi’ finora custoditi ad Avellino e che verranno finalmente esposti, per sempre, nel nuovo museo avellano. Il costo complessivo del progetto è di un milione e seicentomila euro finanziati dalla Regione. Con i passi burocratici compiuti negli ultimi giorni dall’ente avellano si va compiendo il sogno di avere un vero museo nella cittadina irpina che vanta uno dei maggiori tesori archeologici della provincia. Attualmente i preziosi reperti, tra cui tre iscrizioni fondative di grande interesse, si trovano nella piccola struttura di via De Sanctis. Una collocazione che non dà degno risalto alla importanza dei ritrovamenti che nel corso dell’ultima metà del secolo scorso ed in tempi recenti hanno arricchito le conoscenze sulla antica storia di Avella. Prestigioso anche l’edificio che accoglierà il museo, il palazzo baronale di piazza Municipio che ospitò la nobiltà dei Colonna e poi quella degli Alvarez de Toledo. Uno scrigno adeguato per i gioielli più preziosi della Bassa Irpinia.
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Museo archeologico di Avella, scattano gli espropri: una serra della Soprintendenza nel giardino Colonna
RedazioneFeb 16, 2014Avellino, IrpiniaCommenti disabilitati su Museo archeologico di Avella, scattano gli espropri: una serra della Soprintendenza nel giardino Colonna
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