sabato, Aprile 20, 2024
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Più al Majo che al corteo, don Aniello bacchetta il Baianese: apatico come il Nolano

Don Aniello
Don Aniello

di Bianca Bianco (Il Mattino)
«Quattro gatti sotto la pioggia». Don Aniello Manganiello liquida in cinque parole la «Marcia per la vita». Il corteo di ambientalisti e studenti promosso anche dalla sua associazione «Ultimi», in programma per domenica mattina nel Mandamento, è stato un flop.
«Poca gente alla marcia, il territorio muore ma il Baianese pensa alla festa del Majo» ha poi aggiunto con una polemica nota. Un commento impietoso per una iniziativa su cui si puntava molto soprattutto per imporre una riflessione sugli ultimi avvenimenti che hanno sconvolto la Bassa Irpinia, dagli omicidi di camorra all’allarme sull’amianto dell’ex Isochimica nelle cave di Sperone e Tufino.
Scoraggiati dalla pioggia che ha risparmiato i paesi solo per poche ore ma anche, secondo il sacerdote, dalla sonnacchiosa coscienza civica del mandamento, poche decine di persone hanno aderito alla marcia.
I partecipanti dopo essersi radunati in piazza Convento ad Avella alle dieci di mattina hanno deciso, vista la scarsa partecipazione ed il tempo inclemente, di riparare nell’aula consiliare. Qui si è svolto un dibattito improvvisato e ricco di spunti, ma l’amarezza per l’occasione sprecata è rimasta. Anche per l’assenza, rimarcata dal sacerdote donguanelliano noto per le sue battaglie per l’ambiente e la legalità nel vicino Agro Nolano, di rappresentanti istituzionali.
«Una occasione mancata – racconta amareggiato don Aniello -. Credevamo molto a questa marcia, ma non è venuto nessuno. Qui nel Baianese noto purtroppo la stessa apatia del Nolano. Si pensa alle feste, agli appuntamenti ludici, e si lascia poco spazio alle problematiche serie come queste».
Il riferimento alla festa del Majo, tradizione che quest’anno è già finita nel mirino per gli incidenti verificatisi a Baiano e Mugnano, non è piaciuta a tutti: «La mia – spiega don Aniello – è una provocazione che uso anche nel mio paesino. Si pensa al Majo come si pensa al Palio degli asini o a qualsiasi manifestazione folkloristica e si dimentica il resto. Ben vengano le tradizioni, lunga vita ai riti ed al folklore, ma troppo spesso vedo aule deserte e posti vuoti, o marce rinviate come quella di domenica, nonostante si affrontino temi importanti come l’inquinamento o la violenza sulle donne».
Molta delusione anche per la mancanza di quasi tutti i sindaci: domenica era presente solo Enrico Montanaro, primo cittadino di Baiano, e con lui alcuni consiglieri. Assenze stigmatizzate anche da «Centrosinistra per Avella», che con una nota rimprovera il sindaco di Avella Domenico Biancardi: «Mancava proprio lui che amministra la città ospite – scrive Ernesto Sasso -. Troppo impegnato a discutere del teatro che deve inaugurare per partecipare ad un così importante momento di riflessione per la nostra terra».
Una considerazione amara all’indomani di una sconfitta per il territorio. Chissà se sarà possibile realizzare, sul tema ambientale, la necessaria collaborazione finalizzata a interventi concreti da parte di queste realtà territoriali.

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