di Bianca Bianco
NOLA- A 414 anni dalla sua morte, Nola- città natale del filosofo- ricorda Giordano Bruno con manifestazioni e convegni. E anche con uno stanziamento da 25mila euro al “Parco letterario” intitolato al Nolano. Ente nato e mai operativo, di fatto fondazione ‘fantasma’ da diversi anni e che nel tempo ha pure perso pezzi importanti. Cominciò il giornalista Michele Mezza ad andare via sbattendo la porta (era il 2011), poi lasciò anche Paolo Allocca. Oggi resta un Cda ma non è operativo. Il Comune pare voglia rianimarla con questo stanziamento da 25mila euro che permetta l’organizzazione della prima edizione del “Festival Bruniano”. Ma andiamo con ordine.
IL FONDO- Con delibera di giunta numero 14 dello scorso 13 febbraio, a pochi giorni dall’importante anniversario per la città la Giunta stanzia 25mila euro quale “Fondo Parco letterario”. La proposta è dell’assessorato ai Beni culturali retto da Cinzia Trinchese che proprio nell’ambito dell’organizzazione dell’evento bruniano “consistente- si legge nella delibera- in una serie di manifestazioni culturali, con la presenza di studiosi internazionali, ovvero convegni, dibattiti, apposizione di una targa commemorativa in ricordo di Luigi Firpo, rappresentazioni teatrali e concerto, il tutto incentrato sulla figura di Giordano Bruno, che avranno inizio lunedì 17 febbraio e si concluderanno domenica 23 febbraio” propone lo stanziamento della somma evidentemente necessaria allo svolgimento della kermesse culturale. La somma è stanziata come “Fondo Parco Letterario”, ma la domanda è: esiste ancora il Parco letterario Giordano Bruno? E che cosa ha prodotto in questi anni? Sarà questo ente ad organizzare la manifestazione filosofica? Insomma, i 25mila euro sono una boccata d’ossigeno ad un organismo in coma o sarà l’assessorato a gestire la manifestazione? Nella delibera si legge che si lavorerà ‘in sinergia’.
IL PARCO LETTERARIO FANTASMA- Nato nel 2004, l’ultimo travagliato Consiglio di amministrazione dell’ente nato per salvaguardare e tutelare la figura del filosofo e promuovere studi ed eventi, c’è stato nel 2012. Da allora è rimasto tutto lettera morta. La fondazione dovrebbe essere composta da membri del Comune, della Regione e della Provincia, ma soprattutto Regione e Provincia latitano. Via via hanno abbandonato la barca alcuni dei suoi componenti: Michele Mezza, presidente nel 2010, poi il preside Paolo Allocca: entrambi andati via per l’evidente inerzia degli enti chiamati a dirigere l’attività della Fondazione. Del Cda fanno parte Aniello Montano (indicato dalla Regione), Vincenzo Meo e Franco Iannone (Comune), ma il consiglio non è mai veramente divenuto operativo. Forse anche per mancanza di fondi.
FINANZIAMENTI- Fondi che non ci sono mai stati, visto che la Regione nell’ultimo stanziamento a favore di Fondazioni ed Associazioni di cui è parte (delibera di Giunta Regionale n. 681 del 30.12.2013) non ha dato un euro a quella dedicata a Giordano Bruno, di cui fa (farebbe) parte. L’ultimo finanziamento risale al 2009 (100mila euro per la Biennale Bruniana). Da allora, nulla. Oggi, questi 25mila euro per il festival bruniano.
