venerdì, Marzo 29, 2024
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Strisce blu, il Comune fa marcia indietro. Ecco tutti i cambiamenti nel piano parcheggi

striscebluvianoladi Nello Lauro (Il Mattino)

CICCIANO.-Tanto tuonò che piovve. Le proteste di partiti, commercianti e cittadini contro l’istituzione del parcheggio a pagamento varata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Arvonio hanno avuto una prima risposta. Il comune è tornato in parte sui suoi passi e ha cambiato molto del progetto originario varato meno di un mese fa. La zona “rossa” (quella del centro storico) non costerà più un euro ogni sessanta minuti ma 50 centesimi (30 centesimi per la frazione), ci sarà una “franchigia” di 15 minuti per gli acquisti lampo e per le piccole soste regolamentate da un avviso che sarà vidimato da un ausiliario del traffico. Cambiamenti anche nel fine settimana: il servizio resta in vigore il sabato e nel rione Iacp si pagherà una tariffa unica giornaliera (1 euro) nel giorno dedicato al mercato settimanale (il sabato) mentre la domenica il parcheggio sarà gratuito. In più l’abbonamento per i commercianti (200 euro) sarà equiparato a quello dei residenti (120 euro) e saranno “cancellate” le strisce blu in piazzale Ferrovia e nel tratto finale di via Matteotti (nella zona della chiesa di Sant’Antonio Abate). Le strisce blu “compariranno” nel primo tratto di via Roma su richiesta dei commercianti – spiega il primo cittadino Raffaele Arvonio – e la ditta che si occupa del servizio (per un anno) è stata molto disponibile e aperta alle modifiche”. “Cambiamenti – continua il sindaco – che saranno ufficializzati con una delibera di giunta e con una brochure informativa”. Correzioni significative e importanti a un piano partito solo lo scorso 24 gennaio e che ha provocato polemiche furiose tra commercianti, cittadini e partiti politici. Il Movimento Cinque Stelle ha raccolto già quasi 1000 firme per un referendum comunale che possa abrogare il parcheggio a pagamento mentre cinque consiglieri comunali di opposizione hanno chiesto la convocazione di un’assise straordinaria per discutere della situazione. Un passo deciso e all’indietro da parte dell’amministrazione che è venuta incontro alle richieste di diversi commercianti che avevano ipotizzato proteste anche clamorose e che avevano comunicato di aver perso molti clienti nell’ultimo periodo. Una replica che accetta le critiche di chi aveva parlato di “tassa sui cittadini” visto che Cicciano non è un paese a vocazione turistica, commerciale e non è sede di università, tribunali o ha sedi Inps come la vicina Nola.

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