martedì, Aprile 23, 2024
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Camorra, è strage: doppio vittime rispetto anno scorso. Manfredi: guerra interna al clan Moccia

NAPOLI – L’escalation criminale a Napoli e in provincia “c’è stata” ed è quantificabile nel “doppio delle vittime” nei primi mesi dell’anno corrente rispetto a quello scorso. Per questo la Commissione Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, ha tenuto una serie di audizioni oggi a Napoli, nella sede della Prefettura: ascoltati il prefetto Francesco Musolino, il questore Guido Marino, il procuratore Giovanni Colangelo. In tutti gli attori della lotta al crimine i membri della Commissione hanno riscontrato “la piena consapevolezza” di quanto sta accadendo, apprezzandone “il grande coordinamento”, ha spiegato Bindi. “Ci siamo soffermati sugli aspetti sempre più preoccupanti di un salto di qualità da parte dei poteri mafiosi, che oltre a racket, estorsioni e droga, sempre più si identificano con la penetrazione e l’identificazione con l’economia legale e la pubblica amministrazione”. L’efficacia di Magistratura e forze dell’ordine – ha aggiunto – non può essere ricompensata con sotto-organici o con la mancanza di risorse adeguate per le indagini e per portare a termine i processi”. “Lo Stato, nel suo volto ‘repressivo’, ottiene i risultati . Io penso che siamo anc ora molto carenti nelle fasi precedente e successiva. Serve una bonifica sociale che andrebbe fatta prima ancora di intervenire con strumenti repressivi. La camorra ha avuto il maggior numero di arrestati , ma rinasce come l’Araba fenice per quel consenso sociale legato al fatto che lo Stato non fa la sua parte nel garantire i diritti sociali alle persone “, ha concluso Bindi. “L’escalation di omicidi non ha un’unica regia, ma matrici diverse. La più rilevante, quella dei quattro morti carbonizzati, riguarda un riassetto nel clan Moccia, uno scontro tra i senatori e le nuove leve per la gestione del clan e quindi innanzitutto della casta”. E’ quanto ha affermato Massimiliano Manfredi, deputato e membro della Commissione Antimafia in seguito alla riunione tenutasi ieri in Prefettura sulla faida di camorra nell’area nord di Napoli. “Il Governo non solo rafforzerà il controllo sul territorio con 12 equipaggi aggiuntivi formati da polizia e carabinieri, ma lavoreremo per una normativa più stringente in materia di appalti pubblici. Va sicuramente elogiato – ha aggiunto Manfredi – il lavoro dei sindaci di frontiera, ma dall’altra parte ci sono tanti Comuni sciolti per infiltrazione camorristica, motivo per cui bisogna insistere nel rinnovamento della classe dirigente per spezzare la continuità tra potere amministrativo e criminalità organizzata”. “La camorra si è compenetrata talvolta sia nella burocrazia che nella politica perciò è necessario, così come fatto per la Terra dei fuochi, un intervento di sistema che parte dalla sensibilizzazione nella scuola fino alle istituzioni per rafforzarle o ripulirle laddove si sono contaminate”, ha concluso Manfredi. (adnkronos)

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