venerdì, Marzo 29, 2024
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Esclusiva MDC, Fabio Gatti a tutto tondo tra Juve, Napoli e Perugia

di Claudio Agave (Maidirecalcio.com)

Abbiamo avuto il piacere d’intervistare Fabio Gatti, ex calciatore di Perugia, Napoli e Catania. Gli abbiamo chiesto un commento sulla stagione di Serie A e sugli ultimi colpi che la Serie B ha da sparare prima dei playoff, oltre che sulle ex squadre per cui ha dato tutto in campo.

 La Juventus è stata scintillante in patria e ha letteralmente dominato la Serie A. In Europa però non ha avuto gli stessi riscontri. Secondo te cosa manca a questa squadra per il salto di qualità europeo?

– “Sicuramente, come tutti sappiamo, c’è ormai un gap da colmare tra il nostro campionato e gli altri campionati maggiori europei, soprattutto riguardo le competizioni europee. La Juventus ha una buonissima squadra, il fatto che domini da tre anni in Italia è una chiara prova di ciò. Chiaramente credo con gli altri top team non ci siano gap da colmare soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche sotto il piano del gioco e della mentalità. Potrebbe servire anche un cambio di modulo. In generale ripeto, per competere in Europa contro le altre big ci vuole un salto di qualità sia a livello di mentalità che di identità tattica.”

 

 Dietro i bianconeri, Roma e Napoli hanno provato ad opporre resistenza. I giallorossi, dopo la bella stagione di quest’anno conclusasi però senza la conquista del titolo, possono aprire un ciclo vincente? E Benitez, dopo il primo anno di ambientamento e la vittoria della Coppa Italia, riuscirà a portare lo Scudetto a Napoli?

– “Credo che entrambi i progetti siano in effetti “nuovi” e che, con delle differenze, abbiano portato ad annate positive per entrambe le squadre. Un po’ meglio la Roma, anche se gli azzurri hanno fatto un buon campionato e portato a casa la Coppa Italia, che è un trofeo minore ma è pur sempre un trofeo. Di certo l’anno prossimo sarà difficile per entrambe perché avranno non solo da confermare la posizione di questa stagione ma anche da migliorarla. Sono due progetti con delle basi solide dal punto di vista societario, alla Roma Sabatini ha azzeccato la scelta di Garcia, allenatore moderno perché riesce a tirare fuori il meglio da ogni calciatore. Allo stesso modo anche Bigon con Benitez ha fatto un’ottima scelta. Sono due squadre che possono senz’altro migliorarsi e raggiungere traguardi più importanti.”

 

– Parlando di Napoli, non possiamo non chiederti che ricordi hai della tua esperienza partenopea, vissuta in un momento molto particolare della storia degli azzurri.

– “Ho sicuramente dei ricordi molto positivi. Per me è stato un onore far parte della rinascita azzurra. Sono stati degli anni positivi, anni in cui abbiamo vinto e in cui sono stato molto bene a Napoli, sono anni che resteranno impressi nella mia mente come credo valga per tutti i miei compagni di allora. Quindi si, ho un ottimo ricordo.”

 

– Parliamo del tuo ex allenatore in azzurro Edy Reja: secondo resterà sulla panchina della Lazio? E come giudichi la stagione biancoceleste?

– “Credo che il mister abbia un altro anno di contratto, quindi non vedo perché non debba rimanere, anche perché è arrivato in una situazione molto difficile ed è stato bravo nel riuscire a riportare la squadra sulla strada giusta. Alla Lazio c’è un contesto un po’ particolare perché la contestazione dell’ambiente nei confronti del Presidente pesa, quindi è anche difficile gestire le cose in questa situazione. Lui però ha l’esperienza giusta per far bene in un simile contesto e per poter ripartire con nuovi stimoli per nuovi obiettivi.”

 

– Altra squadra in cui hai giocato è il Catania, compagine che purtroppo è appena retrocessa in Serie B. Secondo te chi ha maggiori colpe per la brutta annata tra dirigenza, calciatori e allenatori?

– “Penso che quando le cose vanno male le responsabilità sono da dividere tra tutte le componenti. Sicuramente questo è stato un anno di confusione, la squadra aveva perso pezzi importanti ma restava comunque competitiva. Forse il fatto di aver cambiato allenatore troppo velocemente o il non avere dei riferimenti forti in dirigenza ha sicuramente condizionato la stagione. Però, ribadisco, nel bene e nel male le colpe vanno sempre divise.”

 

– Uno sguardo sulla Serie B: secondo te, dopo il Palermo già matematicamente promosso, quale squadra è favorita per salire in Serie A tramite i playoff? Il Modena, altra tua ex squadra, potrebbe ambire alla promozione? E secondo te, il Bari si salverà dal fallimento?

– “Non credo ci siano delle squadre più forti di altre onestamente. Terrei d’occhio proprio il Modena che ha un ottimo mix di giovani e giocatori d’esperienza che stanno bene e possono dare molto. Starei attento anche al Bari per la zona playoff, perché potrebbe essere una mina vagante. Mi auguro che la società non fallisca, perché Bari è una piazza importante dove si vive di calcio. Credo anche che le condizioni per poterla rilevare siano molto vantaggiose, quindi mi auguro che la si possa salvare.”

 

– In chiusura, le tue sensazioni su un club per cui tu hai dato molto e nel quale ti sei tolto anche la soddisfazione di vincere l’Intertoto, il Perugia, che dopo anni di calvario l’anno prossimo tornerà a giocare la Serie B. Secondo te sarà un fuoco di paglia o è l’inizio di una lunga risalita verso i vertici?

– “Sono chiaramente molto felice del ritorno della squadra in B, la piazza merita questi paloscenici come minimo. Il Perugia ha impostato da almeno due anni un progetto serio e preciso, il direttore sportivo (Roberto Goretti, ndr) sta facendo molto bene e i risultati si sono visti. In pochi anni son partiti dall’Interregionale per arrivare in Serie B. Mi auguro che il futuro sia roseo, ci tengo moltissimo perché ho militato a Perugia per anni tra giovanili e prima squadra ed è anche la compagine della mia città, quindi ovviamente ci tengo in maniera particolare.”

fonte: https://www.maidirecalcio.com/2014/05/14/esclusiva-mdc-fabio-gatti-a-tutto-tondo-tra-juve-napoli-e-perugia.html#.U3OFo4F_vK0

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