NOLA- L’apparentamento? Un magna magna. La Tripaldi? Incoerente e alleata con chi non stima. Strali a non finire dal Movimento cinque stelle sulle recenti dinamiche che delineano il panorama in vista del ballottaggio dell’8 giugno a Nola. Per commentare l’apparentamento e le divisioni in corso nel centrodestra parla apertamente di “magna magna” il Movimento cinque stelle di Nola, uscito sconfitto dalle urne (si è presentato alle elezioni con il candidato sindaco Armando Vallone) e che ora rinuncia ad appoggiare entrambe le fazioni in campo: “Una scelta di coerenza e di lealtà nei confronti di quegli elettori che hanno votato per dare un chiaro segnale di cambiamento- spiegano in una nota.
Un comunicato in cui non lesinano bordate alla “triplice” costituita da Vitale- Tripaldi- Cutolo contro Biancardi, definendola coerente con la solita logica del “valzer delle poltrone”, ed un sacrificio della coerenza “sull’altare del magna-magna”. Bordate in particolare contro Tripaldi definita “donna “indipendente” che mai aveva avuto a che fare con il centrosinistra. Bastava dare un’occhiata al suo curriculum politico per capire che avrebbe preferito un’alleanza con parte del centrodestra, piuttosto che una “sana opposizione””. A carico dell’avvocato penalista scelta alle primarie del 9 marzo una serie di accuse: appoggiare una coalizione che candida il fautore del piano traffico da lei osteggiato da sempre (Erasmo Caccavale), essersi alleata con chi non stima (sull’acqua pubblica, accusano i grillini, diceva: “Pensiamo che la risposta possa arrivare da Arturo Cutolo, Domenico Vitale e Franco Ambrosio, che magari non sanno neppure di cosa parliamo?”).
Dal canto suo Maria Franca Tripaldi usa Facebook per stigmatizzare i dibattiti che stanno riempiendo le bacheche dei social dando voce anche a chi “per assenza o esiguità di preferenze ottenute nella competizione elettorale non avrebbe trovato spazio” ma che “non esita ad esprimere pareri altisonanti, quasi che avessero affrontato elezioni presidenziali negli Stati Uniti riportando incontenibili successi”. Poi addolcisce la pillola: “In una città che sembrava assopita e schiacciata da un mortale grigiore e dai colpi che la magistratura ha inferto alla macchina comunale certificandone l’andamento non trasparente, il dibattito politico si è fatto vivace. Noi dobbiamo tanto a queste elezioni, dobbiamo tanto al prolungarsi di questa tornata. Se non ci fosse stato questo ballottaggio tutto ciò non sarebbe accaduto, lo riconosco. Tanti avrebbero continuato a tacere ed a covare dissensi nel proprio cuore, producendo danni a se stessi. Il malanimo non consente serenità di vita e oggi invece quei tanti diffondono verità politiche, a loro dire, accertate. Finalmente, grazie a queste ‘lunghe elezioni’ la città di Nola sta vivendo un momento di democrazia inusitato. Però governare la città è ben altro. Io sostengo Vitale sindaco”.