venerdì, Aprile 19, 2024
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Edilizia: crollo verticale dei mutui in Campania, -70% tra 2007 e 2013

NAPOLI – Crollo dei mutui record tra il 2007 e il 2013 nelle costruzioni in Campania: nel residenziale i mutui erogati per investimenti hanno subito un taglio del -68,7% e nel non residenziale del 74,7%. Sono i dati degli analisti del Centro Studi Ance di Salerno, elaborati sulla base del documento della Direzione Affari economici e Centro studi di Ance nazionale ‘Credito alle costruzioni. Necessaria una svolta per superare il credit crunch’. Ance Salerno evidenzia che “i flussi di credito erogato al comparto delle costruzioni in Campania (mutui per investimenti in edilizia) sono diminuiti nel periodo 2012-2013 del 39,1%, oltre 9 punti percentuali in più rispetto alla media-Italia (-30%) nel settore residenziale. In controtendenza la dinamica del non residenziale: -0,7% rispetto al -21,2% della media nazionale. In valori assoluti, nel residenziale, si è passati da 471 milioni di euro nel 2012 a 287 milioni di euro nel 2013, e da 298 a 296 milioni nel non residenziale. “Se si estende l’analisi dei flussi al periodo 2007-2013 – evidenziano gli analisti del Centro studi Ance Salerno – ci si rende conto della gravità della contrazione che ha travolto la filiera dell’edilizia. I numeri parlano chiaro: in Campania, nel residenziale, i mutui erogati per investimenti hanno subito un taglio del 68,7% e nel non residenziale del 74,7%”. Per dare un’idea della dimensione del fenomeno, sottolinea il Centro studi Ance Salerno, “nel residenziale si è passati da 917 milioni di euro erogati nel 2007 a 287 milioni irrorati nel 2013. Un vero e proprio tracollo che ha avuto ripercussioni gravissime sui livelli occupazionali e sulla capacità operativa delle imprese di fatto costrette all’immobilismo e a lottare per la sopravvivenza”. Nel complesso, si legge nello studio di Ance nazionale, le imprese della Campania dal 2007 al 2013 “hanno avuto a disposizione circa 5 miliardi di euro in meno per intraprendere nuovi investimenti in costruzioni”. Lo studio rimarca che “il settore delle costruzioni è soggetto a un doppio credit crunch: non solo sono venuti a mancare i finanziamenti per investimenti alle imprese, ma non vengono concessi mutui neanche alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni”: Secondo i dati di Bankitalia, si legge ancora, “le erogazioni di finanziamenti a medio-lungo termine mostrano che l’aggiustamento dei bilanci bancari è avvenuto quasi esclusivamente a spese del settore delle costruzioni”. L’analisi della parabola delle percentuali della contrazione creditizia dal 2007 al 2013 nelle singole province della Campania evidenziano situazioni di “massima difficoltà” nel territorio di Caserta e Napoli, mentre nel Salernitano la restrizione appare sensibilmente più contenuta nel residenziale. La provincia di Napoli fa segnare una dinamica restrittiva nel residenziale, tra il 2007 e il 2013, del 71,3%, e nel non residenziale del 74,3%. La provincia di Avellino si mantiene in entambi i comparti sotto la media campana e nazionale: -63,4% nel residenziale e -69,9% nel non residenziale. In provincia di Benevento la stretta creditizia è al di sopra delle percentuali campane e nazionali nel residenziale, con il -74,5%, molto contenuta l’incidenza restrittiva invece nel non residenziale con il -47,6%. A subire più intensamente il credit crunch le imprese di costruzioni del Casertano, che superano la barriera del -80% sa nel residenziale (-83,9%) che nel non residenziale con il -82,8%. Situazione diversa in provincia di Salerno nel residenziale, con la percentuale più bassa sotto il profilo della diminuzione del credito: -52%, trend in lilnea con lo scenario regionale e nazionale nel non residenziale: -74%. “L’evidenza dei numeri non ha bisogno di ulteriori sottolineature, il dramma dell’emarginazione delle imprese edili dal circuito del credito accessibile e sostenibile è ancora in atto”, dichiara il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi. A pagarne le conseguenze, spiega Lombardo, “sono soprattutto le imprese di piccole dimensioni, che costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto connettivo della filiera delle costruzioni. Siamo costretti a constatare che sul piano concreto si registrano segnali contraddittori, palesando una disomogeneità di approccio che varia tra istituto e istituto, con una netta prevalenza di atteggiamentoi restrittivi sia sul versante dei nuovi finanziamenti, che dal punto di vista del decisivo fronte della ristrutturazione del debito. Siamo di fronte, quindi, a una chiara e strumentale sottovalutazione del dramma che investe centinaia di imprenditori dell’edilizia in Campania e in provincia di Salerno”. Ance Salerno, conclude Lombardi, “continuerà la propria battaglia in tutte le sedi istituzionali al fine di rendere pienamente operativi gli accordi e le intese raggiunte a livello nazionale per rendere più accessibile il credito alle imprese e, soprattutto, per rendere esigibili i crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni attraverso le procedure legate alla certificazione che risultano, in maniera ingiustificata, quasi del tutto inapplicate”. (adnkronos)

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