BAIANO (di Bianca Bianco) Spuntano come funghi avvelenati le discariche abusive nel territorio del baianese. L’ennesima è stata segnalata e denunciata dalla sezione irpina dell’Enpa, l’ente nazionale di protezione animali, nel territorio a confine tra Baiano e Mugnano, subito dopo il cimitero degli animali all’interno del polmone verde del bosco di Arciano.
Le guardie zoofile, coordinate dal caponucleo Saverio Capriglione, si sono imbattute in un cumulo di immondizia depositato sul ciglio di una strada sterrata, mal mimetizzata dalla boscaglia in quel punto molto rada. La discarica a cielo aperto era composta di rifiuti solidi urbani, plastica, gomma e indumenti usati.
“Si tratta di un illecito, punibile con sanzioni sino a 3mila euro- spiega Dora Mesolella dell’Enpa- È un vero e proprio esempio di inciviltà e di menefreghismo messo in atto da chi non si accorge di danneggiare, oltre che l’ambiente ed il proprio Comune, anche se stesso, perché le spese per le rimozioni dei rifiuti ricadono, inevitabilmente, su tutta la comunità”. Una riflessione che non fa una piega, ma che purtroppo è quotidianamente contraddetta da quanto avviene quotidianamente nelle zone montane e collinari del Mandamento.
Proprio il bosco di Arciano è al centro di un progetto di bonifica da parte del Comune di Baiano che ogni fine settimana cerca, tempo permettendo, di asportare spazzatura dai suoi valloni. Nel corso delle ultime settimane sono state diverse le azioni di pulizia che hanno sortito primi effetti, almeno per restituite respiro ad alcuni tratti di Arciano, un luogo entrato di diritto nella storia e nel mito del Baianese perché qui si sarebbe svolta un’epica battaglia durante una guerra punica.
L’opera di sensibilizzazione poi è costante sia nelle scuole che attraverso le iniziative di associazioni come l’Enpa, ma pochi incivili sembrano sempre prevalere sul senso di responsabilità di tutti. La discarica abusiva rinvenuta venerdì scorso è stata denunciata dall’Ente al comune di Baiano, così da consentire la successiva bonifica: “Questa non è la prima discarica trovata e segnalata dalle guardie zoofile Enpa sulle montagne- afferma Mesolella- fortunatamente le precedenti aree interessate sono state tutte sequestrate e risanate. Ci sono stati molti episodi di abbandono dei rifiuti, da parte di chi forse non aveva ben capito i meccanismi del nuovo sistema di raccolta o che comunque non ha la pazienza di impegnarsi nel fare una differenziata corretta”. Una scusa che non basta a giustificare gli abusi perpetrati in danno alla natura nel Baianese.
