venerdì, Aprile 19, 2024
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Rifiuti, sindaci in guerra contro Regione: no agli Ato, non siamo la giungla. Pronto il ricorso al Tar

BRUSCIANO- (di Bianca Bianco) “Il Nolano non è la giungla, e i sindaci non hanno l’anello al naso”. Non fanno le barricate ma scelgono comunque un approccio durissimo i 16 sindaci dell’area che hanno deciso di trascinare la Regione dinanzi il Tribunale amministrativo regionale. I primi cittadini di Brusciano, Casamarciano, Camposano, Castello di Cisterna, Cicciano, Cimitile, Nola, Roccarainola, San Vitaliano, San Paolo Bel Sito, Visciano, Tufino, Mariglianella, Scisciano, Comiziano e Saviano attaccano Palazzo Santa Lucia portandolo in tribunale per chiedere di cambiare la convenzione che avrebbero dovuto sottoscrivere un mese fa con altri 60 Comuni per la formazione degli Ambiti ottimali (Ato) e degli Sto (sistemi territoriali operativi) necessari per la gestione associata del servizio rifiuti. La ribellione è iniziata a Torre del Greco, quando 22 comunità decisero di non siglare l’intesa imposta unilateralmente dalla regione, e prosegue oggi con 16 paesi- tutti dell’area nolana-  disposti, non prima di avere diffidato la regione senza ottenere risposta- a fare causa all’ente per ottenere la sospensione dell’efficacia del provvedimento. Un provvedimento conseguente l’approvazione della legge numero 5 del 2014, quello che obbliga i Comuni ad associarsi per gestire il servizio rifiuti ma che, lamentano i primi cittadini, “ignora le peculiarità dei territori, azzera gli sforzi per la differenziata, penalizza i Comuni virtuosi, impone una iniqua tariffa unica”. Le ragioni della battaglia giudiziaria sono state spiegate dagli stessi sindaci in conferenza stampa questa mattina a Brusciano. Presenti Giosy Romano, padrone di casa, Andrea Manzi, sindaco di Casamarciano che con Romano difenderà gli enti ‘ribelli’ in tribunale e i sindaci De Simone (Rocca), Napolitano (Comiziano), Di Maiolo (Mariglianella), Mascolo (Tufino), Barbati (Camposano) ed i delegati di altri paesi aderenti.

 

“Questa è una protesta trasversale- ha spiegato Romano- che unisce sindaci politicamente anche distanti per il bene del territorio. La convenzione regionale per gli Ato è un atto calato dall’alto che non tiene conto delle necessità dei territori e che impone tariffe uguali penalizzando i Comuni virtuosi. Noi però non ci pieghiamo, vogliamo tutelare i cittadini che sarebbero investiti dalle conseguenze negative di questo accordo perché i costi di tutti peseranno sui singoli”. Andrea Manzi ha ribadito: “Questa non è una protesta fine a se stessa, ma un atto cui ci ha costretto la Regione decidendo di prevaricare l’area nolana e di ignorare l’accordo di programma che abbiamo sottoscritto nel 2011 con il quale prevedemmo una serie di impegni reciproci per aumentare la differenziata, implementare l’impiantistica locale, tenere basse le aliquote proporzionandole alle percentuali di raccolta. Accordo rimasto lettera morta, tant’è che oggi potremmo trovare paesi che fanno il 70% di differenziata insieme ad altri che a mala pena raggiungono il 10%, tutti insieme senza distinzioni. Ma il Nolano non è la giungla, e noi sindaci non abbiamo l’anello al naso. Non vogliamo sovvertire la convenzione ma adattarla alle esigenze dei territori”. Esigenze che, lamenta ancora Manzi, in questi anni sono rimaste isolate, oggetto solo delle proteste dei primi cittadini di una zona poco popolosa come il Nolano, e mai rilanciate dai rappresentanti istituzionali espressi dall’area. Una assenza di coinvolgimento di voci ‘pesanti’ che ha dato strada libera alla Regione per stracciare l’accordo di programma e calare dall’alto una convenzione che porta conseguenze pratiche pericolose: la tariffa unica con i costi aggiuntivi di assistenza che peserà sui bilanci dell’ente, l’assoluta incertezza sui destini occupazionali dei lavoratori in house e sulle possibili assunzioni nuove a carico dei municipi, il rischio della creazione di quello che il sindaco De Simone ha definito “un nuovo carrozzone in stile Gori”. “Noi siamo solidali e vogliamo aiutare i paesi che hanno difficoltà nella gestione rifiuti- ha affermato Di Maiolo- ma tenendo sempre presenti che quest’area è virtuosa, fa la differenziata, si impegna da anni su questo tema”. Il Nolano non è la giungla e non vincerà, dicono in coro i sindaci, la legge del più forte.

 

Le foto della conferenza stampa:

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