AVELLA- (di Bianca Bianco)Tiene ancora banco ad Avella la polemica legata alla Commissione permanente garanzia e controllo. Le attività dell’organismo, accusa l’opposizione consiliare, sono paralizzate perché boicottate dalla maggioranza che non nomina i componenti dopo le dimissioni di Michele Salapete e Antonio D’Avanzo. Ostacoli che mettono il silenziatore alle loro attività di vigilanza. Per questo Pellegrino Palmieri, Vincenza Luciano, Stefano Gentile e Giuseppe Maietta, membri della minoranza, hanno scritto al Prefetto di Avellino ed al Presidente del Consiglio comunale per chiedere un consiglio comunale in cui sia prevista la modifica dell’articolo 54 del regolamento consiliare.
“Si è creata una situazione di impasse istituzionale- scrivono i consiglieri- perché c’è un solo componente della maggioranza in grado di integrare la commissione ed il regolamento non consente a chi ricopre lo status di membro della giunta municipale di far parte con diritto di voto delle Commissioni”. Ciò, sottolineano, sta ostacolando l’opposizione che proprio attraverso il lavoro delle Commissioni vigila sull’operato dell’amministrazione, e questo ostracismo è palese perché i due dimissionari non hanno motivato le loro dimissioni.
Per questo motivo hanno chiesto la convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno la modifica dell’articolo 54 del Regolamento. Secondo la nuova formulazione, la norma dovrebbe prevedere la possibilità anche ad un componente la Giunta di partecipare ai lavori “con diritto di voto”. La richiesta è stata protocollata questa mattina ed indirizzata anche al Prefetto di Avellino. Sulla medesima questione l’opposizione preannuncia anche esposto in Procura.
La richiesta:
