giovedì, Aprile 25, 2024
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Crisi politica a Marigliano, il vescovo di Nola: provo imbarazzo e tristezza per questo degrado

Il Vescovo
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MARIGLIANO- Crisi amministrativa a Marigliano, anche il vescovo di Nola Beniamino Depalma “commenta” la conclusione del mandato di Sebastiano Sorrentino ad appena un mese dall’elezione. Ovviamente non un commento politico, ma una lettera inviata ai sacerdoti ed ai laici della città che vive da tempo una tribolata stagione amministrativa. Le ultime amministrative hanno creato l’ennesima condizione di stallo, ad un sindaco di centrosinistra eletto al secondo turno(Sorrentino), corrispondeva una maggioranza di centrodestra formata grazie ai voti del primo turno. Quella che in gergo politico si definisce “anatra zoppa” alla fine ha condotto la cittadina alla crisi amministrativa (primo consiglio di insediamento in cui è mancato il numero legale e nessuna giunta da parte dle primo cittadino). Sull’epilogo, l’ombra ingombrante dell’onorevole Paolo Russo, dal quale i 13 consiglieri dimissionari che hanno fatto cadere l’amministrazione si sono riuniti, raccontano le cronache cittadine, prima di protocollarle.

A pochi giorni dalla fine dell’amministrazione, Depalma comunica la propria solidarietà per “questi momenti di confusione, imbarazzo e tristezza per il profondo degrado in cui è piombata la vita politica della città. Sono giorni in cui viene fortemente – e ulteriormente – minata la dignità delle istituzioni, in cui la volontà di pochi scavalca il grido di dolore che proviene dai tanti mariglianesi che stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi economica”.

“Io non sono un politico- aggiunge il vescovo- resto equidistante da tutte le parti in causa ma da Pastore della Chiesa di Nola non posso restare in silenzio. Mi pongo delle domande, e credo siano domande che anche voi avete nel cuore e sulle labbra: era davvero impossibile mediare -nel senso più nobile del termine – e trovare punti di sintesi tra opposte coalizioni per il bene della città? In questa vicenda, si è incarnata l’idea di bene comune così come definita nella Dottrina sociale della Chiesa? Le parti politiche ritengono davvero di aver interpretato, in questo modo, il sentire e il volere delle persone che le hanno votate?”.

“Credo che, come comunità cristiana, dovremo provare a dare delle risposte concrete a queste domande. Vi invito perciò a non essere meri e distanti osservatori dei fatti, ma a promuovere, sin dalla ripresa di settembre, momenti di confronto, riflessione e proposta per uscire da questo incomprensibile stallo. Marigliano è una città con grandi risorse e grandi potenzialità, ha bisogno di una classe politica e di una società civile che, con generosità, sappiano aiutarla a crescere e a proiettarsi nel futuro. I mesi che vi separano dalle prossime elezioni non siano sprecati, ma siano una opportunità per educare la comunità cristiana a perseguire il bene comune e a spendersi generosamente per la città”.

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