CAMPOSANO- Il killer di Salvatore Farinaro condannato a dieci anni di carcere in appello. Uno “sconto” di quattro anni, in primo grado il Tribunale di Milano gli aveva inflitto quattordici anni di galera. Nei giorni scorsi la sentenza di secondo grado, che pur confermando la colpevolezza di Cristian Giola, ha previsto una pena inferiore per l’uomo che quattro anni fa, nel febbraio del 2010, uccise il giovane agente di polizia penitenziaria di Faibano di Camposano che tentava di difendere una barista. Un episodio che rimase impresso nella memoria di tutti nell’area nolana. Salvatore era in servizio presso la polizia ferroviaria di Rho quando, nonostante fosse libero dal servizio, accorse a difendere una giovane barista della stazione che Giola stava molestando. Farinaro arrivò in stazione e cercò di far calmare Giola, ma fu aggredito ed infine colpito a morte con una coltellata alla gola. Nulla da fare per Salvatore, che aveva 30 anni, il quale morì poco dopo in ospedale. Il suo assassino, che soffriva di alcuni disturbi, fu immediatamente arrestato. In primo grado fu condannato a 14 anni, la perizia disposta dai giudici definì l’uomo capace di intendere ma pericoloso socialmente. In quella sede fu pure riconosciuta una provvisionale per genitori e sorella. A Salvatore fu pure intitolato il posto di polizia ferroviaria di Rho centro. “Ha servito fino all’ultimo lo Stato”, questa la motivazione del riconoscimento per il giovane agente scelto morto per difendere una ragazza.
