venerdì, Aprile 19, 2024
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Legambiente denuncia colata killer di cemento su Vesuvio

NAPOLI –  “C’è una colata killer chiamata cemento che sovrasta il Vesuvio. Secondo una nostra stima nei 13 comuni del Parco Nazionale sono stati realizzati abusivamente circa 1000 scheletri di cemento, per la maggior parte costruzioni in verticale, per una superficie complessivamente a terra di circa 2milioni di mc e che sono pronti ad essere regolarizzati grazie al recente maxiemendamento approvato nei giorni scorsi dalla Regione Campania. Un magma di cemento esploso parallelamente al silenzio del vulcano. Cemento che ha invaso le strade, tutte potenziali vie di fuga in caso di eruzione, alla faccia delle ristrutturazione e della messa in sicurezza del territorio”. Lo dichiarano Anna Savarese e Pasquale Raia, rispettivamente vicepresidente regionale e responsabile aree protette di Legambiente Campania sul cemento abusivo che da Terzigno a Ercolano e Torre del Greco (aree di nuova edificazione a monte delle strade panoramiche e di accesso al vulcano) la fa da padrone sul vulcano più famoso al mondo a rischio non solo vulcanico e sismico, ma anche idraulico ed idrogeologico. Sono i primi effetti del recente colpo di mano dal sapore elettorale, un maxi emendamento ‘via libera tutti’,che rischia di portare un nuovo sacco al patrimonio ambientale e paesaggistico della nostra regione. La Regione Campania – concludono Anna Savarese, e Pasquale Raia di Legambiente – dovrebbe capire che le risorse che non vanno depauperate sono proprio la qualità del territorio e dell’ambiente, che sono le precondizioni per il rilancio delle attività agricole, manifatturiere e turistiche, in uno con l’innovazione e la ricerca, la promozione della Green Economy. Sono questi i veri volani di sviluppo della Campania”. In vista dei prossimi mesi caldi per i predoni del cemento Legambiente lancia la campagna #cementocampaniatitengodocchio appello ai cittadini a denunciare sui social network dell’associazione ambientalista e via email campania@legambiente.campania.it tutti i casi sospetti di opere abusive sul territorio regionale.

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