giovedì, Novembre 7, 2024
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Esclusiva Gl- “Stir Tufino funzionante e niente puzza”, Angelone (SapNa) bacchetta Sel, Lista civica e sindaco Mascolo

Foto di repertorio
Foto di repertorio

TUFINO- L’impianto stir di Tufino è perfettamente funzionante, la Sapna-. Società provinciale che lo gestisce- ha effettuato ogni controllo necessario ed è semmai il Comune di Tufino ad essere latitante sulla questione. L’amministratore unico della SapNa Enrico Angelone scrive al Giornalelocale.it per spiegare l’attuale situazione dell’impianto di tritovagliatura di Tufino, oggetto nei giorni scorsi di una interrogazione parlamentare di Sinistra ecologia e libertà. I parlamentari di Sel si sono fatti portavoce presso il Ministro per l’Ambiente delle proteste delle associazioni territoriali sui miasmi che proverrebbero dalla struttura posta al confine tra Visciano, Casamarciano e Schiava di Tufino. Una puzza che si avverte spesso, anche in questi ultimi giorni. Ma Enrico Angelone spiega: “Le loro affermazioni sono del tutto false e prive di qualsivoglia fondamento”.

Dopo l’ordinanza di chiusura del sindaco Antonio Mascolo nel novembre 2013, chiusura disposta per presunte irregolarità negli sversamenti riscontrate dopo un blitz con i vigili urbani, la SapNa stilò una relazione, girata al sindaco di Tufino, alla procura, alla provincia ed all’Arpac, nella quale si affermava che “… all’esito degli accertamenti svolti si può concludere che le attività di gestione dello Stir, nelle attuali condizioni di funzionamento dell’impianto, rispondono a quanto prescritto con l’Autorizzazione Integrata ambientale adottata con l’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 295 del 31.12.2009.” “Fino ad oggi- spiega Angelone-  non è mai arrivata nessuna comunicazione da parte del Comune di Tufino in risposta alla relazione. È dunque scorretto affermare che “non si sono avute più notizie o rapporti sulla gestione dell’impianto”, in quanto tutti gli Enti competenti sono stati perfettamente portati a conoscenza delle azioni intraprese, anzi, è il sottoscritto a non aver mai ricevuto risposte in merito”.

La stessa “difficoltà” di comunicazione tra SapNa e Comune di Tufino, e quindi cittadini ed associazioni, si è riscontrata- scrive Angelone- quando l’ente tufinese lo scorso 7 ottobre ha chiesto un incontro programmatico ottenendo dalla società provinciale che gestisce lo stir ampie rassicurazioni sul funzionamento dell’impianto. In quella nota,  Angelone ribadiva in particolare:  “che il processo di stabilizzazione funziona regolarmente all’interno di un capannone chiuso e dotato di sistema di captazione delle arie esauste;  che la data di ultimazione del servizio di sostituzione del materiale biofiltrante risale al 10 agosto 2014;  che in data 24 settembre 2014, con determina dell’Amministratore Unico è stata disposta l’installazione di un impianto fisso di nebulizzazione di capacità e potenzialità tali da garantire la neutralizzazione degli odori derivanti dal trattamento rifiuti, intervento la cui esecuzione anticipata è stata ordinata in data 8 ottobre 2014 ed è attualmente in corso di realizzazione”. La conclusione di Angelone è dunque che è “responsabilità del sindaco di Tufino se “i cittadini e le associazioni del territorio non sono informati su quello che è successo e sulla gestione dell’impianto”.

Enrico Angelone risponde infine anche in merito al processo di biostabilizzazione: “La società che precedentemente aveva l’incarico della manutenzione è stata allontanata in quanto il brevetto di cui era in possesso, a seguito di verifiche effettuate da questa Stazione appaltante, è risultato essere falso. Pertanto, la procedura negoziata mediante la quale negli anni scorsi si era addivenuti al contratto, non aveva più giustificazione, non essendo la società l’unico operatore economico disponibile sul mercato. Poco male, in quanto attualmente il processo di biostabilizzazione viene condotto da operatori interni alla SapNa opportunamente formati e, da verifiche interne condotte, i risultati attesi sono più che soddisfacenti, con un risparmio economico quantificabile in 1,440 milioni di euro annui”. Infine invita la Commissione Parlamentare Ambiente ed i parlamentari di Sel  Zaratti e Ferrara “ad effettuare un sopralluogo presso al fine di verificare lo stato dei luoghi”.

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