sabato, Aprile 20, 2024
spot_imgspot_img
spot_img

I PIÙ LETTI DELLA SETTIMANA

ARTICOLI CORRELATI

Amore (In)Violato: al via il progetto contro violenza sulle donne: firmato protocollo con 3 comuni. Flash mob delle scuole

foto1firmeflashmob2flashmob1NOLA (Nello Lauro) – “Prevenzione e rispetto per far fronte a un deficit sociale e culturale”.  Parole chiare per un percorso e un progetto da sposare dalle istituzioni e dalle scuole. E’ questa la “mission” di Amore (In)Violato presentato ieri al consiglio dell’Ordine degli avvocati del tribunale di Nola dalla commissione Pari Opportunità. Un progetto pedagogico-educativo giunto alla seconda edizione e che ha ricevuto il patrocinio di Anci Campania e Critica Forense Fondazione Bucciarelli, in sinergia con le associazioni Criminalt, Codice Famiglia, Osservatorio nazionale su diritto di famiglia e con il contributo di Agiad e Utisaid. L’iniziativa nasce – hanno detto gli organizzatori – con lo scopo di tracciare un percorso di formazione per alunni e studenti finalizzato a sviluppare il senso del rispetto dell’altro e la possibilità di far conoscere la strada della non-violenza quale modello per la risoluzione dei conflitti endofamiliari. Questo intervento, rivolto agli adolescenti, punta a inculcare modelli educativi positivi, capaci di contribuire allo sviluppo di una coscienza civica comune e a realizzare una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione in merito a tematiche quali educazione di genere e rispetto delle differenze”.  “Non basta una sola giornata – dice Paola Caruso presidente della commissione pari opportunità del tribunale di Nola – ma questa iniziativa deve essere una commissione permanente per parlare con i ragazzi”. Concetto ribadito anche dal consigliere Giuseppina Manfredi: “Tutti sono importanti in questo progetto e l’avvocatura ha un ruolo importante in questo settore”. “Ci sono tanti problemi  – afferma Mariarosaria Alfieri, criminologa e  presidente di Criminalt – lo scorso anno abbiamo incontrato oltre 1000 ragazzi con diverse criticità insieme alle altre criminologhe Antonella Esposito e Caterina De Falco e alla psicoterapeuta Carmen Piro di Criminalt. Abbiamo scosso tante coscienze  ma siamo solo all’inizio: bisogna imparare ad avere rispetto di se stessi”.  Al progetto hanno aderito per ora 3 comuni (su 34 invitati): Casalnuovo, Ottaviano e Somma Vesuviana. Proprio il vicesindaco di Somma Gaetano Di Matteo dopo aver siglato il protocollo ha detto: “Questo progetto può servire alle amministrazioni che vogliono lasciare un segno e vogliono lavorare sulla prevenzione. Noi finanzieremo questo progetto con una parte dell’indennità del nostro primo cittadino”. “È importante educare i giovani al rispetto dell’altro, anche quando è erroneamente considerato differente, per varie ragioni: per orientamento sessuale, per cultura, per origini etniche, perché portatore di handicap fisico o psichico. Ormaiha dichiarato l’avvocato Lucio Barbato, componente della commissione Pari Opportunità –  è sempre più comune l’esperienza di classi scolastiche composte da bambini di varie nazionalità o di diversa estrazione socio-familiare. Bisogna guardare alle scolaresche come ad una famiglia di famiglie: un piccolo laboratorio in cui produrre giovani cellule in grado di costruire la società del domani, sempre più identificata in una società di popoli”. La giornata mondiale contro la violenza alle donne è stata celebrata insieme alla Giornata europea sulla Giustizia civile: due temi molto vicini tra loro, che hanno visto il flash mob di allievi e studenti aderenti al progetto di fronte al tribunale di Nola e la presentazione del tavolo permanente di formazione ed informazione per l’utenza, gli operatori giudiziari e con il personale degli uffici anagrafe dei Comuni.

Print Friendly, PDF & Email

I PIÙ POPOLARI

This site is protected by wp-copyrightpro.com